
Il ‘caciobond’ potrebbe essere applicato anche ad altre realtà: comprare in anticipo i prodotti, con mensilità differenti a seconda – per esempio per i formaggi – della stagionatura, permetterebbe alle aziende di riprendere le attività a pieno regine. Un metodo replicabile per quasi tutti i settori.
Innovazione e creatività sono infatti le parole chiave del 2020 del settore agroalimentare, profondamente colpito dalla pandemia e obbligato a reinventarsi per poter ripartire. Pena la chiusura delle attività e il licenziamento di migliaia di dipendenti.
"Tradizione e tecnologia con un modo diverso di fare agricoltura ai tempi della pandemia che da nord a sud dell'Italia ha fatto emergere le esperienze più interessanti e particolari” spiegano da Coldiretti. Non solo ‘caciobond’ per sostenere gli acquisti delle tanto amate mozzarelle di bufala campane, ma anche arnie da adottare, prodotti cosmetici convertiti in disinfettanti a chilometro zero, nonché vere e proprie cene ‘romantiche’ a domicilio, come accade nel vicino Piemonte.
Non sono mancati nemmeno in Liguria i corsi online di ‘wine tasting’ e incontri di vario tipo organizzati dalle associazioni di categoria per portare avanti lezioni e aggiornamenti, ma anche momenti conviviali. Ed è proprio una terra ricca di storia e tradizione enogastronomica come quella ligure a poter puntare sul riposizionamento economico, sia con bond alimentari, sia con un turismo di prossimità e un autunno con più proposte. Un modo 2.0 per rimanere in contatto ai tempi del Covid.
IL COMMENTO
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