Che Feste ci aspettano? Si riparla di zone rosse nei giorni di Natale e Capodanno e il Governo ha "predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico. Ora si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane". Il mantra del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito delle misure di contenimento del Covid per il periodo natalizio si ripete come una costante intervista dopo intervista. Intanto il tempo passa mentre i commercianti restano in attesa di un cenno per capire la loro sorte natalizia.
"Il sistema delle zone e la suddivisione delle regioni in base ai colori sta dando risultati", garantisce il premieri. "Abbiamo evitato un lockdown generalizzato, misura estrema alla quale ora è costretta la Germania e anche altri Paesi come la Gran Bretagna e l'Olanda. Per fortuna, con queste misure ben calibrate e circoscritte, noi stiamo reggendo bene l'urto di questa seconda ondata". Quanto ai vaccini Conte ribadisce che "il 29 dicembre Pfizer metterà a disposizione le prime dosi, poi arriveranno quelle di Moderna. Chiaramente riguarderanno il personale sanitario e le categorie più deboli. Per avere un impatto effettivo sull'immunità, secondo gli esperti, la campagna vaccinale deve riguardare tra i 10 milioni e i 15 milioni di persone. Per ottenere questo effetto dobbiamo arrivare alla primavera inoltrata, comunque prima dell'estate".
Il virologo Andrea Crisanti mette il carico sulla chiusura totale a Natale. "Possiamo fare tutti i lockdown che vogliamo fino all'arrivo del vaccino, però senza una strategia si rischia di sprecarli come quest'estate e come stiamo facendo adesso. La mia strategia è di abbattere la trasmissione virale il più possibile. Solo così si salvano vite, si prepara bene il periodo di vaccinazione e si costruiscono le basi per una solida ripresa economica". Per Crisanti "il caso Lombardia ha dimostrato che la zona rossa porta dei risultati, allora per me questa è la scelta migliore da applicare in tutta Italia. Con un'annotazione fondamentale: per non dilapidare i risultati del lockdown nel frattempo bisogna fare degli investimenti".
Visione opposta per il governatore ligure Giovanni Toti. "Il Covid va sconfitto senza uccidere il Paese. Non possiamo decidere sulla base delle fotografie che vediamo al lunedì mattina, se apriamo i negozi è giusto che poi le persone ci vadano. Ci siamo dati un metodo, quello delle zone di rischio. E abbiamo già creato ingiustizie tra grandi centri e piccoli comuni. Ora vogliamo cancellare tutto e mettere l'Italia in zona rossa, proprio nei giorni più delicati dal punto di vista sociale ed economico. Sono stanco di chi divide il Paese tra sacerdoti dell'epidemiologia e chi penserebbe solo all'economia bisogna sconfiggere il Covid senza uccidere il Paese: anche disoccupazione, imprese che chiudono e fallimenti portano alla morte".
"Nessuno può darmi del negazionista, quando è servito in Liguria abbiamo chiuso città o quartieri prima che il governo intervenisse, ma se ora la Liguria ha dati tra i migliori d'Italia, perché dovremmo subire un nuovo lockdown? Mi sembra ci sia un gusto penitenziale in queste decisioni. Mi sembra che questo governo abbia scarsa cultura d'impresa, e pensi che la società possa andare avanti con cassa integrazione, reddito di cittadinanza e sussidi. Ma queste sono mance, senza visione del futuro. E c'è un altro retropensiero che non va bene. Uno squilibrio nel trattare alcune categorie, nella convinzione che si tolgano agli italiani attività tutto sommato ludiche", ribadisce Toti.
In Senato il Partito democratico con le Autonomie ha presentato una mozione che permetta il ricongiungimento familiare tra i comuni al di sotto dei 10mila abitanti. La speranza, trapela tra i corridoi di palazzo Madama, è che il testo venga poi accolto anche da Italia Viva e M5s, ma le speranze sono minime. La rotta imboccata dal governo, più propenso a irrigidire le misure, poco si sposerebbe con un allentamento spot difficile da controllare. L'ipotesi più accreditata è quella che alla fine il testo non superi il voto di mercoledì in aula, dopo che l'esecutivo di Giuseppe Conte abbia certificato la stretta. Resta comunque da sciogliere il nodo dei ristori, qualora si andasse soprattutto verso un Natale in 'zona rossa'. Molti esercenti - come ristoranti, bar e negozi - in caso di cambio di programma si troverebbero costretti a chiedere ulteriori sostegni economici. Una eventualità già sul tavolo del governo che sarà vagliata prima dell'incontro con le regioni.
NATALE IN OLANDA - Il primo ministro Mark Rutte, nel corso di un messaggio televisivo, ha informato ieri sera i propri concittadini che a causa dell'aumento delle infezioni e dei ricoveri da Covid-19, i Paesi Bassi entreranno in lockdown a partire dalla mezzanotte di oggi per cinque settimane. Le famiglie potranno accettare solo due ospiti di eta' superiore ai 12 anni al giorno, mentre gli ospiti di eta' pari o inferiore a 12 anni rimangono esentati dall'obbligo. Un ospite aggiuntivo di eta' superiore ai 13 anni sara' consentito la vigilia di Natale, il giorno di Natale e il giorno di Santo Stefano.
NATALE IN FRANCIA - La Francia revoca il lockdown imposto il 28 ottobre, ma sono ancora in vigore misure rigorose poiché il numero delle infezioni è ancora alto: coprifuoco a livello nazionale dalle 20 alle 6 del mattino, che verrà revocato alla vigilia di Natale ma non a Capodanno. I teatri e i cinema rimarranno chiusi, così come i bar e i ristoranti. Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, il primo ministro francese, Jean Castex, ha incoraggiato i francesi ad auto-isolarsi per 10 giorni prima di Natale, piuttosto che fare il test per il coronavirus. Il premier ha spiegato che questo tipo di approccio è volto a prevenire l'intasamento di laboratori e farmacie. Castex ha poi aggiunto che i bambini possono scegliere di saltare la scuola il giovedì e il venerdì in modo da potere iniziare l'auto-isolamento.
NATALE IN GERMANIA - Dal 16 dicembre scatta il lockdown con negozi e scuole chiuse, divieto di assembramenti, di consumo di alcol per strada e fuochi d'artificio di Capodanno al bando. Fino al 10 gennaio stop al commercio al dettaglio (con l'eccezione di alimentari, farmacie e pochi altri ritenuti essenziali) e all'obbligo di presenza nelle scuole, finora rimaste sempre aperte dal riavvio delle lezioni ad agosto. Le concessioni per le feste di Natale e Capodanno vengono di fatto revocate: il divieto di contatto non consente di festeggiare fra più di 5 persone (bambini e ragazzi sotto i 14 anni esclusi), e viene la vendita dei fuochi d'artificio. Bandito anche il vin brulè, con il divieto di consumare alcol per strada. Sarà invece possibile la celebrazione delle messe religiose a condizione che si rispettino le distanze di 1,5 metri in chiesa e che non si canti.
NATALE IN UK - Il ministro britannico della Sanità, Matt Hancock, ha annunciato che dal 16 dicembre Londra ritornerà in quasi lockdown per far fronte all'aumento dei contagi. La stretta prevede che la metropoli passi dall'allerta arancione a quella rossa con una nuova chiusura di ristoranti, pub, teatri e alcuni negozi. Il giro di vite, esteso pure alla vicina contea dell'Hertfordshire, resta in vigore fino al 23 dicembre, quando in tutta la Gran Bretagna - Londra compresa - scatta un alleggerimento di 5 giorni delle restrizioni in occasione del Natale.
NATALE IN SPAGNA - Il governo ha approvato una serie di regole in vigore dal 23 dicembre al 6 gennaio che i governi regionali potranno decidere di inasprire qualora lo ritengano necessario. Sarà consentito spostarsi tra le regioni, a condizione che le persone visitino solo parenti e amici più stretti. Gli incontri sociali la vigilia di Natale, il 25, la vigilia di Capodanno e il primo dell'anno saranno limitati a 10 persone. Questo limite include i bambini. L'attuale coprifuoco sarà esteso anche all'1:30 alla vigilia di Natale e di Capodanno. Da tradizione, le famiglie spagnole celebrano la festa dei Re Magi con una parata il 5 gennaio, ma per quest'anno il governo l'ha fortemente sconsigliato.
NATALE IN AUSTRIA - E' uscita dal suo secondo lockdown nazionale il 7 dicembre e ha allentato le misure restrittive. Il coprifuoco è stato ridotto ed è ora in vigore dalle 20 alle 6, mentre sono stati riaperti negozi non essenziali e altre attività commerciali. Ristoranti e bar rimangono chiusi tranne che per servizio da asporto. Chiusi anche i tradizionali mercatini di Natale. Gli hotel sono aperti solo a chi viaggia per lavoro. Le persone in visita da paesi con più di 100 casi ogni 100mila, tra cui Germania e Italia, dovranno restare in quarantena per 10 giorni.
NATALE IN RUSSIA - A Mosca sono state annunciate nuove misure in vigore fino al 15 gennaio con orari di chiusura anticipata per ristoranti e caffè, oltre a un limite di capacità del 25% nei cinema e nei teatri. I residenti di età superiore ai 65 anni e quelli appartenenti a gruppi ad alto rischio dovranno entrare in auto isolamento fino a tale data. Altre regioni hanno introdotto restrizioni simili.
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Covid, Conte dritto verso una nuova stretta a Natale: la situazione in Europa
Dal blocco totale in Olanda e Germania alla riapertura in Francia
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