Si è svolto oggi pomeriggio al policlinico San Martino di Genova l’incontro tra il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e la direzione dell’ospedale. La visita è iniziata dal punto di primo soccorso, passando dalle rianimazioni del Monoblocco (oggi Covid free), al Padiglione 64 (il discusso Fagiolone), fino ai laboratori e infine dal reparto di Malattie Infettive diretto dal professor Bassetti.
“Questa visita riguarda tutta la Liguria e ho accolto l’invito telefonico di Matteo Bassetti per ringraziare chi ha lavorato durante questa epidemia” spiega il viceministro pentastellato ai margini della visita. “Il peggio è alle nostre spalle, ma ci attende una fase importante e altrettanto difficile da gestire. Nell'immediato, abbiamo risposto 'presente' grazie alla capacità e all’elasticità nella gestione dell'emergenza. Ci aspettiamo un miglioramento, anche se graduale, ma è importante potenziare il sistema sanitario, anche nei singoli reparti, e soprattutto a livello territoriale. Siamo pronti a ripartire per fronteggiare questo dramma”.
“La visita del viceministro dimostra il ruolo di spicco che l’ospedale San Martino ha ricoperto durante l’emergenza. Con il governo non sono mancati i confronti diretti, ma sempre nell'interesse dei pazienti. Per la prima volta da quando la sanità è passata alle regioni, assistiamo a una collaborazione così profonda. Questa è la dimostrazione che si può raggiungere l'equilibrio e che, nonostante le differenze politiche, si possono ottenere importanti risultati. Sono altrettanto contento per il riconoscimento dato ai professionisti del San Martino, che rappresentano il lavoro di tutta la Liguria” commenta il presidente Toti.
“L’arrivo dell’app Immuni è imminente: già dai primi dieci giorni di giugno sarà operativa con la Liguria partner di questa esperienza. Sarà questa la chiave per il contact tracing, ma anche per raccogliere maggiori informazioni scientifiche sull'incubazione del virus. Servirà anche a controllare in tempo reale eventuali nuovi focolai” aggiunge Sileri.
E proprio sui nuovi contagi, inevitabili dopo la riapertura dello scorso 18 maggio, Sileri spiega che “nelle prossime settimane avremo i risultati sul rischio calcolato. Non sono mancati comportamenti imprudenti e scorretti, ma confidiamo nel buonsenso della maggior parte dei cittadini. I ‘casi della movida’ rispecchiano l'inevitabile conseguenza della riapertura di alcune attività”. La prospettiva dell’estate appare chiara: ai parametri messi a punto in questi mesi e alle tecnologie, corrisponderà inevitabilmente una nuova – seppur più contenuta – ondata di contagi. La sanità dovrà farsi trovare pronta.
Una parola anche sulla questione del via libera agli spostamenti tra regioni, annunciati a partire dal prossimo 4 giugno. "Sulla base dei report della scorsa settimana direi che tutte le regioni hanno dati in netto miglioramento. Non vedo perché non dovrebbe essere consentita la mobilità tra regioni, sempre che il trend resti questo" aggiunge il viceministro. "In ogni caso, affermare che tutti i confini regionali possano essere riaperti è ancora prematuro. Questa settimana avremo il terzo report che ci permetterà di prendere una decisione ponderata e consapevole" conclude Sileri.
cronaca
Fase 2. Sileri: "Se i dati restano così, nessun problema a riaprire le regioni"
Oggi la visita del viceministro al policlinico San Martino di Genova
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