cronaca

La rimozione delle barriere fonoassorbenti "uccide il mio lavoro"
1 minuto e 43 secondi di lettura
Danilo e suo zio Giuseppe, da quella notte di gennaio in cui “in poche ore Autostrade ha buttato via venti anni di lotte”, non dormono più sonni sereni. “Era la fine degli anni novanta quando qui nella zona di Fossa Lupara, a Sestri Levante, nacque un comitato per chiedere che venissero messe barriere fonoassorbenti in autostrada, che qui corre a cintura a pochi metri dalla case e dal nostro campeggio. Andavamo spesso al Lido di Camaiore, sede della Salt, che gestisce la tratta Sestri-Sarzana. Dieci anni, e poi ci dissero che la partita delle barriere sarebbe stata passata ad Autostrade, competente nel pezzo che tocca proprio la zona di Fossa Lupara".

Insomma, una decina di anni fa, dopo anni di lotta, sono state installate le barriere che hanno migliorato la vita di molti, anche campeggio della famiglia di Danilo che, trovandosi proprio a tre metri dalla carreggiata dove sfrecciano auto e camion, beneficiava particolarmente delle barriere. Più si sale, più invece l’effetto mitigatore tende a diminuire. Anche allora una piccola beffa ci fu: “Per togliere il rumore sarebbero bastati neppure venti metri in più di barriere ma Autostrade non ne volle sentire parlare quindi, dove finivano le barriere, ne abbiamo impiantate noi a nostre spese. Oggi ci restano solo le nostre perchè quelle di Autostrade sono state tolte. E il beneficio così è quasi nullo”.

Una sera di gennaio Danilo e Giuseppe videro un grosso mezzo arrivare. La mattina non c’erano più barriere e sembrava di essere all’inferno per il rumore. “Quest’estate sono venuti i campeggiatori e ci dicevano che con questo rumore avrebbero provato una notte e poi avrebbero deciso se restare o andare via. Una rovina in un anno peraltro già sfortunato per il Covid”. Il loro appello è che Autostrade rimetta le barriere fonoassorbenti, questa volta più sicure. L’arresto di Castellucci & C.? “Speriamo che smuova le acque, è stata una sorpresa”.