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L' organizzazione agricola segnala in particolare che "se per proteggere i raccolti sono stati addirittura accesi a Padova i falò notturni per riscaldare i ciliegi in fiore, in Valtellina è stata spruzzata acqua sulle piante per creare un velo protettivo contro il gelo mentre nelle serre è stato aumentato il livello di riscaldamento con costi aggiuntivi per le imprese". "Una situazione - sottolinea Coldiretti - drammatica per molte imprese agricole che hanno visto perdere in una giornata il lavoro di un intero anno".
L' organizzazione rileva inoltre che "pomodori, zucchine, peperoni ed altri ortaggi sono compromessi nel centro nord Italia ma anche le piante ornamentali hanno sofferto per le gelate notturne con photinie, evonimi, allori ed altre piante che in Toscana avevano già vegetato vedono compromessa la loro bellezza, e vendibilità, a causa delle basse temperatura che danneggiano le loro foglie". Coldiretti conclude dicendo che "dopo le alte temperature dei giorni scorsi che hanno favorito il risveglio della vegetazione le piante sono state sottoposte ad un terribile shock termico con effetti sulle produzioni". Precisa inoltre che "oltre a frutta e verdura a rischio le coltivazioni più precoci di mais, che potrebbero dover essere riseminate ma fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, ci sono anche la vite e l'ulivo".
IL COMMENTO
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