
Un investimento di circa 650 mila euro che ha permesso di realizzare, all'interno della struttura, una cabina di trasformazione che, attraverso 3 km lineari di linee elettriche, fornisce energia a sistemi di ricarica "smart" che gestiscono sia i consumi energetici che quelli della ricarica, oltre che della rimessa stessa, ottimizzando a seconda delle necessità, le potenze disponibili. "La creazione dell'infrastruttura elettrica - spiega Beltrami - è stato un progetto di ingegneria elettrica di una notevole complessità. L'autobus elettrico è un cambiamento epocale per il trasporto pubblico e, in sintonia con l'Amministrazione, abbiamo deciso di accettare la sfida e avviare un ambizioso progetto sull'elettrico".
Il progetto elettrico di Amt, quindi, prevede nel corso del 2020 l'incremento della flotta, con la possibilità di ampliare il servizio anche a linee più frequentate, e la realizzazione di un secondo polo elettrico nella rimessa di Cornigliano, da cui uscirà la seconda flotta elettrica di Amt a servizio di alcune linee collinari del ponente. "Il futuro della mobilità è elettrico - sottolinea Matteo Campora, assessore Ambiente, Mobilità ed Energia - e il nostro fine è quello di migliorare la qualità dell'aria, avere veicoli con zero emissioni e mezzi il più silenziosi possibili. Il primo polo elettrico Amt è un ulteriore passo in avanti per il raggiungimento degli obiettivi". Un altro tassello della strategia elettrica d Tursi. "Il trasporto pubblico genovese nei prossimi anni- spiega Enrico Musso, coordinatore della Mobilità Urbana Sostenibile per il comune di Genova - dovrà vivere una trasformazione, sia nel senso della sostenibilità che della qualità, per essere più attrattivo per chi oggi non lo usa"
IL COMMENTO
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