"Se il Governo deciderà la zona rossa per tutta Italia a Natale necessariamente ci adegueremo, però ritengo che sia un'ingiustizia, è ingiusto cambiare le regole in modo ulteriormente restrittivo anche là dove se ne potrebbe fare a meno". Lo ribadisce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Si potrebbe dare un po' di fiato a qualcuno che si vorrebbe incontrare a Natale dopo un anno difficile e a qualche impresa che magari è sull'orlo del fallimento", commenta.
"Mi sembra una pandemia emotiva quella che stiamo vivendo e non un modo razionale di gestire il Paese. Ricordiamo che la Liguria ha chiuso intere città come La Spezia o interi quartieri di Genova ben prima che il governo prendesse il pezzo di carta per scrivere il Dpcm. Proprio grazie alle misure che abbiamo preso in anticipo, in vista del Natale, siamo la regione con l'Rt minore d'Italia, vorrei capire per quale ragione un cittadino che ha fatto tutti questi sacrifici oggi, non possa spostarsi da un paesino all'altro della Val Bormida e della Val di Vara, ad esempio, ovvero zone poco popolate e dove il virus ha fatto poca comparsa". ribadisce Toti.
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Il viceministro dell'Interno Matteo Mauri, del Partito democratico, è stato chiaro. "La soluzione verso la quale si sta andando, ma oggi bisognerà decidere tutto, è quella di disporre restrizioni tipo zona rossa" il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio, lasciando libertà di circolazione nella loro regione il 28, 29 e 30 dicembre. Gli fa eco la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. "Si sta discutendo su misure più stringenti ma non c'è gran differenza tra quello che accade in Italia e quello che accade negli altri paesi. Siamo passati dai 40mila ai 18mila nuovi positivi al giorno. Noi dobbiamo immaginare cosa succederà a gennaio. Io penso che vadano aperte le scuole. Ma 18mila nuovi contagi giornalieri sono assolutamente troppi perché si possa ripartire. Ho già avvisato i miei fratelli: quest'anno il giorno di Natale ci saluteremo via Skype".
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, dice sì alla zona rossa a Natale ma con ristori in base al fatturato. "Basta con le mance, le lotterie e gli aiuti di 600-800 euro ai lavoratori autonomi. Se il governo vuole la zona rossa dia ristori a tutti in base al fatturato. Noi non faremo barricate se il governo vuole chiudere perché prima di tutto viene la salute della gente, ma non possiamo chiedere ai cittadini sacrifici se non c'è certezza sui ristori", ovvero "non si può fare gli eroi con il portafoglio degli altri. Se si parla di chiudere o fare una zona che ancora non ho capito di che colore sara' e da quando, va bene. Ma pensare che si possa fare come in passato, sostenendo delle chiusure senza effettivi aiuti sul mancato fatturato, rischia di creare il disastro sociale". In Germania, secondo il governatore del Veneto, "i cittadini sanno che nel momento in cui sono costretti a rimanere a casa avranno il bonifico sul conto corrente e non le lotterie, i ristorni, le mance".
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Natale in zona rossa, Toti: "Ci adegueremo ma la ritengo una ingiustizia"
Libertà di circolazione nella regione solo dal 28 al 30 gennaio
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