Nonostante Di Maio e il suo partito stiano massacrando l’emittenza locale e si sono già venduti al partito della Rai (composto dai giornalisti, dirigenti, sindacati interni e lobby varie) come tutti i politicanti presenti passati e futuri, su Tav e Gronda i 5 stelle hanno pienamente ragione e io condivido totalmente la loro posizione.
Su quanto stanno combinando contro di noi e tutto il sistema dell’emittenza locale ne parlerò in un articolo dedicato: avrei buone ragione per odiare il partito di Grillo che sulla Rai ha predicato bene e razzolato peggio di Renzi, Berlusconi e company. Ma gli interessi economici della nostra azienda e gli sperperi di denaro pubblico sulla Rai che proseguono con la gestione pentastellata a botte di 2 miliardi e mezzo all’anno dei cittadini, non devono influire sull’obiettività di pensiero e sulla linea editoriale di Primocanale.
La Tav doveva essere un corridoio europeo trasversale che univa Lisbona con Kiev attraversando tutta l’Europa. Sarebbe stato l’ingresso dall’Atlantico, più in basso di Rotterdam che peraltro avrebbe anche creato grossi problemi ai nostri porti, ma aveva una sua logica che avrebbe reso giustificabile anche l’investimento italiano. Ma Portogallo e Spagna hanno detto di no anni fa e la Tav è diventata solo un’operazione trasfrontaliera, che muore a Lione, media città francese, per poi scendere a Marsiglia. Operazione di scippo degli storici corridoi disegnati dall’Europa oltre 20 anni fa che vedeva come primari collegamenti Rotterdam-Genova e Genova-Marsiglia.
L’opera folle voluta dalle grandi lobby delle costruzioni insieme alla vecchia politica passò sotto il naso dei nostri governanti locali e mise subito in discussione sia il Terzo Valico che il raddoppio a ponente verso la Francia. Una vera e propria rapina alla Liguria tanto che Moretti, Ad di Fs riteneva inutile rafforzare la linea Genova-Milano.
L’inerzia dei nostri politici dei tempi, può trovare una motivazione solo se si entra nella loro filosofia iperlocale: volevano tenere scientemente la Liguria isolata per mantenersi l’orticello insieme a taluni "prenditori" che hanno sempre temuto l’ingresso di concorrenti ivi compresa la Berneschiana "banca del territorio". Un sistema di microeconomia chiusa protetta dagli Appennini in un microterritorio che aveva come obiettivo di tenere in piedi un consenso del elettorale per il Pci/Pd una cassaforte a disposizione di pochi (Carige), un giro di favori incrociati tra politica, banca e mondo economico privilegiato.
La Torino-Lione vorrei dirlo senza giri di parole, è una "cagata pazzesca" come definirebbe l’indimenticabile Ragionier Fantozzi, e deve essere assolutamente bloccata almeno sino a quando non sarà completato il prioritario raddoppio della Genova-Ventimiglia, sarà inaugurato il Terzo Valico e verrà realizzato il quadruplicamento della Tortona-Milano che finalmente renderà possibile il collegamento veloce tra Genova e Milano facendo diventare realtà e non un'ipotesi, l'integrazione economica e sociale delle due città.
Per queste ragioni penso che ogni genovese e ligure, cittadino, politico, imprenditore, presidente di associazione, dovrebbe usare ogni sua energia per difendere e velocizzare il Terzo Valico, il quadruplicamento della Tortona-Milano, il raddoppio a ponente con collegamento a media velocità tra Genova e Marsiglia.
Ma proprio non condivido che facciamo nostra la battaglia dei torinesi un'opera nata contro Genova e la Liguria peraltro ipercostosa, totalmente inutile con costi inspiegabilmente sbilanciati tra Italia e Francia.
Se poi la Tav è invece il simbolo della battaglia politica contro questo Governo per coagulare tutti i nostalgici di Renzi e Berlusconi allora lo si dica chiaramente senza raggirare in modo subliminiare i cittadini/elettori!
Ed allora aggiungo e ribadisco il "grazie Toninelli" già da me espresso in un commento di dicembre, perché noi genovesi e liguri siamo gli ultimi che possiamo lamentarci e criticare il Ministro e il Governo Conte che ci stanno aiutando coi fatti e finanziamenti come mai avrebbe fatto un Delrio qualsiasi che mai e poi mai avrebbe ad esempio messo Bucci commissario e non avrebbe preso di punta la battaglia contro Autostrade che invece ha sempre protetto è mai fatto nulla per controllare i lavori e la manutenzione in giro per l’Italia neppure quando aveva sotto il naso le mie interrogazioni a cui mai ha risposto!
Sul perché No alla Gronda scriverò prossimamente ma anticipo solo che è un'opera che non si farà e se si facesse non ne vedremmo mai la fine lasciando territori devastati. Finiamo quello che c'è da finire finché si può e cerchiamo di essere più concreti e pragmatici anziché parlare di opere folli che per fortuna sono messe in discussione.
porti e logistica
No a Tav e Gronda, hanno ragione i Cinque Stelle
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