Tornano in piazza Italexit, l'Alternativa c'è e i 'no Green Pass' per manifestare il proprio dissenso nei confronti della direzione delineata dal premier Mario Draghi, che proprio oggi ha dichiarato alla stampa che l'obbligo di certificazione verde verrà esteso anche ad altri settori. Al presidio in piazza Matteotti a Genova hanno preso parte più di una settantina di persone, che si sono raccolte per ascoltare le testimonianze di alcune insegnanti. Il focus di oggi, infatti, è stato sul mondo della scuola e dell'università.
"Siamo qui per esprimere il nostro sostegno a tutto il personale e agli studenti universitari, siamo contro all'idea che si possa togliere le mascherine solo nelle classi dove sono tutti vaccinati poiché anche un tampone ogni 48 ore può garantire la negatività al virus. Se non in misura addirittura maggiore, dato che sappiamo che anche i vaccinati possono contagiarsi e trasmettere il Covid", spiega la sua posizione Fabio Montorro, cordinatore di Italexit in Liguria. "Vorremmo trovare un accordo con le singole dirigenze scolastiche per i docenti che non hanno fatto il vaccino: ci sono i mezzi per non obbligare al vaccino, bisogna capire se il Governo vorrà farlo".
Posizioni più moderate rispetto ad altri manifestanti, legati ai noti gruppi Telegram che hanno organizzato -con poco seguito- le ultime proteste in stazione o davanti al palazzo della Regione. "Quello che chiediamo è da una parte di riconoscere i tamponi salivari rapidi come validi per ottenere il Green Pass, tamponi che già oggi hanno un costo decisamente inferiore a quelli antigienici, e dall'altra prezzi calmierati, se non addirittura la gratuità, dei tamponi", aggiunge il senatore Mattia Crucioli de L'Alternativa c'è. "In questo modo si farebbe contenti tutti e non ci sarebbe più bisogno di fare manifestazioni in piazza: io personalmente sono contro alla modalità del Green Pass, ma di certo con queste due condizioni sarebbe possibile mantenere la libertà di scelta".
Presenti anche diverse docenti che hanno raccontato come per loro la vita sia cambiata, dai disagi della didattica a distanza fino all'obbligo di effettuare un tampone per andare al lavoro, pena la sospensione a scuola. E tra loro Valentina ha commentato amaramente: "Non conta più il mio titolo di studi, ma soltanto se ho il Green Pass".
Continuano dunque le proteste, anche se con una partecipazione inferiore rispetto a quelle dello scorso giugno. Complice il fatto, forse, anche della proclamazione delle manifestazioni in stazione che hanno mobilitato le forze dell'ordine e che, però, hanno visto meno persone del previsto.
cronaca
No Green Pass, in piazza per chiedere i tamponi salivari rapidi e gratuiti
"Solo così potrebbero non essere più necessarie manifestazioni"
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