
Dopo la bocciatura in Liguria, il Pd si è così trovato insieme ai potenziali alleati, e ha dovuto spiegare il dietrofront. Anche se nel pomeriggio c’era chi dava comunque per fatta la soluzione Sansa, la riunione che avrebbe dovuto sancire il nome del candidato, di fatto, è saltata ed è stata rinviata a venerdi. Il partito democratico spaccato tra Roma e Genova ha 48 ore, per ricucire oppure per proporre una soluzione alternativa che possa comunque trovare il consenso anche tra chi pensava ormai di aver portato a casa la candidatura del giornalista del Fatto Quotidiano.
IL COMMENTO
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Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola