Dopo la vittoria al primo turno con il 53%, la riconfermata amministrazione di centrodestra alla Spezia guidata da Pierluigi Peracchini si misura con la prima difficoltà: la formazione della giunta comunale. Le indiscrezioni riferiscono che il primo cittadino si prenderà fino all'ultimo giorno disponibile, il 2 luglio, per sciogliere il nodo.
Le frizioni interne ai partiti, le aspettative derivanti dal patto che sta alla base della coalizione e che sanciva la presenza in giunta di almeno un rappresentante per lista, la necessità di garantire il 40% di rappresentanza di genere, sono le questioni con cui si scontra Peracchini.
Le interlocuzioni con le forze politiche continueranno per tutta la settimana ma ormai il quadro sembra definito, almeno nella teoria. Fuori resterebbe Forza Italia, che non ha superato la quota del 3%, mentre l'Unione di Centro potrebbe avere un ruolo nelle partecipate. Nella lista civica del sindaco, cui sono confluiti anche i candidati di Liguria Popolare, in pole ci sono l'ex assessore Giacomo Peserico, Marco Tarabugi e Stella Pollina. Per la Lega la scelta vede in testa, in base alle preferenze, Lorenzo Brogi e Patrizia Saccone. Per Lista Toti si fanno i nomi di Manuela Gagliardi e Kristopher Casati. Frizioni in Fratelli d'Italia dove il nome di Maria Grazia Frijia sembra ormai certo per il ruolo di vicesindaco ma sul secondo nome si è scatenato uno scontro interno. Occorrono almeno quattro donne nel ruolo di assessori, al momento ne sono state individuate tre. Potrebbe essere riconfermato per la presidenza del consiglio comunale Giulio Guerri, capolista della seconda lista civica che fa capo al sindaco.
IL COMMENTO
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