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L'ex senatore ora candidato alla Camera: "Abbiamo impedito al virus di contagiare gli allevamenti suini. Le recinzioni? Deterrente imposto dalla comunità europea".
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di Miv

Genova - "Senatore o deputato non cambierà nulla, il mio lavoro è e resterà quello di aiutare la Liguria a contare di più a Roma, la mia regione che ormai conoscono molto bene visto che l'ho girata in lungo e in largo".

Francesco Bruzzone, 60 anni, senatore della Lega di Stella (Savona) ex presidente del consiglio regionale della Liguria, responsabile del dipartimento attività venatorie Lega Salvini Premier, è soddisfatto che il suo partito lo abbia ancora indicato come candidato per le prossime elezioni politiche nonostante la diminuzione di parlamentari.

"Mi continuerò a occupare della gestione faunistica e del mondo rurale - spiega Bruzzone, incontrato nella sede del partito di via Macaggi - a difendere chi va a funghi, chi va in bici e chi a caccia, attività che abbiamo difeso e consentito che ripartissero in tempi brevi nonostante la peste suina, ma il risultato più importante è stato quello di impedire che il contagio arrivasse agli allevamenti domestici di suini della Lombardia e dell'Emilia".

Bruzzone risponde anche a una domanda sulle recinzioni approntate in Liguria e Piemonte contro la peste suina: "So che hanno innescato molte polemiche, anche se molte foto che si vedono sui social sono dei fake, sono imposte dalla comunità europea e sono un deterrente alla circolazione dei cinghiali".

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