LIGURIA - Non solo lodi e congratulazioni per il nuovo governo, il primo con a capo una donna, Giorgia Meloni, nel ruolo di presidente del consiglio. Dalle donne liguri del Partito Democratico vengono mosse le prime critiche sulle scelte dei ministri, o meglio sulle "poche ministre". La prima ad esprimere la sua contrarietà è stata la neoeletta deputata Valentina Ghio, che scrive in una nota stampa quella che sarà la linea dell'opposizione, "con proposte puntuali su temi cruciali, come lotta al caro vita, sostegno alle persone in difficoltà e diritti".
"Dalla prima donna premier ci si sarebbe aspettato anche più coraggio nella scelta di ministre donna, che invece rimangano in minoranza: solo 6 su 24"
Le fa subito eco la consigliera comunale di Palazzo Tursi, Cristina Lodi, che però aggiunge un'autocritica al suo partito, commentando così via Facebook:
"Una donna al Governo è uno smacco per il centrosinistra che non è mai stato capace di valorizzare una donna a tal punto"
E le donne liguri del Partito Democratico ne sanno qualcosa, vista la difficoltà ad affermarsi al vertice sia a livello locale sia a quello nazionale, nonostante i voti e il sostegno dei cittadini. Secondo entrambe, "c'è ancora molto da fare" per cambiare realmente la mentalità della politica italiana. Mentalità che forse non può e non deve basarsi sulle quote rosa, ma sul valorizzare le competenze, le esperienze e le capacità delle candidate. A dimostrarlo è comunque anche il fatto che delle sei scelte oggi come massime cariche del Parlamento, "soltanto due ministre sono con portafoglio".
IL COMMENTO
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