GENOVA - Di sfide il neo assessore Augusto Sartori da affrontare ne ha tantissime. Sartori ha ereditato da Gianni Berrino (eletto in Parlamento) le deleghe in Regione Liguria al turismo, ai trasporti e al lavoro. Primi giorni in via Fieschi per prendere in mano i temi principali.
“È mia intenzione incontrare al più presto, già dai prossimi giorni, i rappresentanti delle parti sociali, sindacati ed enti datoriali, per poter avviare un dialogo costruttivo su tutti i temi di competenza delle mie deleghe - spiega in un comunicato Sartori -. Sono giù stati svolti, e ne seguiranno ulteriori, incontri e approfondimenti sui diversi temi con i dirigenti e gli uffici di Regione Liguria per fare il punto del lavoro svolto fino a oggi dal mio predecessore, Gianni Berrino, che ringrazio ancora per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. È mia intenzione improntare la mia attività amministrativa con spirito di collaborazione, tutti i temi e le prospettive che riguardano questi ambiti così rilevanti per la Liguria saranno affrontati e discussi" conclude Sartori.
Per quanto riguardo il turismo la Liguria arriva da una stagione d'oro con i numeri di presenze che hanno superato quanto registrato nel periodo pre-Covid. La stagione lunga favorita dal bel tempo ha portato molti turisti non sono italiani a passare il weekend lungo di Ognissanti lungo le Riviere della Liguria. Nei primi nove mesi dell'anno i turisti arrivati in Liguria sono stati 4,1 milioni di questi 1,8 milioni sono stranieri e il resto italiani mentre le presenze hanno superato a settembre il numero di 13,5 milioni con ben 5,6 milioni di stranieri con un aumento complessivo del 33% rispetto al 2021 (+12,9% di italiani e +78,3% stranieri).
Ma in vista della prossima stagione il settore chiede al nuovo assessore di aprire tavoli di confronto in modo da favorire soluzioni utili a venire incontro alle esigenze dei lavoratori stagionali, spesso sottopagati. Altra questione importante è quella dei trasporti con i turisti e soprattutto liguri che affrontano le difficoltà dei cantieri lungo le autostrade e le difficoltà a raggiungere la Liguria a causa della mancanza di infrastrutture. Il raddoppio ferroviario del Ponente che aspetta da anni il suo completamento. E poi c'è la questione segnalata più volte da Maurizio Rossi del quadruplicamento tra Tortona e Milano che rischia di incidere sul collegamento in un'ora tra Genova e Milano (Leggi qui). Temi che verranno discussi a livello nazionale grazie anche alla presenza del viceministro genovese Edoardo Rixi ma su cui la Regione è chiamata a fare pressione.
Poi c'è il tema del lavoro. Nel 2022 i dati premiano la Liguria e danno una fotografia positiva ma crisi legata ad energia e inflazione record impongono nuove sfide. Nel secondo trimestre del 2022 l'occupazione in Liguria è cresciuta del 5,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021: gli occupati sono passati da 595,2 mila a 625,7 mila con un incremento di oltre 30mila unità. Dati migliori rispetto alla media nazionale, che ha visto una crescita del 3% (Nel solo Nord-Ovest la crescita è stata del 2,7%). Numeri buoni anche per quanto riguarda la disoccupazione che sempre nello stesso periodo ha visto un calo con 8,7mila disoccupati in meno. E' scensa anche il numero totale degli inattivi, che passa da circa 679mila del secondo trimestre 2021 ai 657mila dello stesso periodo di quest'anno.
IL COMMENTO
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