GENOVA - Lontano dalle elezioni, la lista Toti riapre il point genovese e lo fa coinvolgendo i giovani, spesso lontani dalla politica e dalle istituzioni. E questa volta sono proprio loro a portare istanze e richieste per essere ascoltati. L’intento è quello di iniziare un percorso che porti a strutturare un dialogo costante, per capire che cosa si possa realizzare delle idee dei ragazzi di oggi, su più fronti: dal divertimento all’organizzazione della movida, da come aiutarli a orientarsi nella scelta degli studi, al mondo del lavoro. Tutti progetti da elaborare e realizzare insieme a uffici pubblici, aziende e tutti gli interlocutori vicini ai ragazzi.
Ieri sera il primo di una serie di appuntamenti, coordinati dallo staff del presidente Toti, "Siamo la regione più vecchia d’Italia? Più vecchia d’Europa? Facciamo sapere e facciamo valere le esigenze di questa minoranza - hanno spiegato Tommaso Bachi e Filippo Oggiano, due dei ragazzi che per primi hanno aderito a questa iniziativa - Ci siamo resi conto che la Regione fa anche molte cose per i giovani, molto spesso i giovani non le conoscono. Ma abbiamo anche bisogno di confrontarci con chi può aiutarci a capire se un’idea è realizzabile e come. Il primo scopo di questo progetto è proprio un Urban thinking da cui partire".
All’incontro sono intervenuti anche il presidente della Regione, Toti, e l’assessore regionale ai giovani, Scajola. "Siamo pronti a raccogliere il vostro appello per raggiungere questo matching tra le vostre idee e l’azione concreta della Regione – hanno assicurato – per superare un modello troppo gerontocratico e accogliere chi finalmente porta dal mondo giovanile un contribuito concreto e organico".
Due dei più giovani esponenti della lista Toti, il consigliere comunale Lorenzo Pellerano e il presidente del municipio Medio Levante, Federico Bolgliolo, si sono offerti di fare da tramite tra chi parteciperà a questi incontri e le istituzioni. Hanno portato il loro esempio raccontando come si sono appassionati alla politica, e saranno tra i protagonisti di questo percorso.
Nei prossimi appuntamenti si entrerà nella fase operativa: l'idea è quella di iniziare creando un portale all'interno del quale possano confluire tutte le proposte da analizzare, in modo che si trovi un punto di incontro tra quello che i ragazzi vorrebbero fare e quello che si può realmente fare.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità