Politica

Il nome del medico di Emergency raccoglieva il consenso di un fronte ampio del centrosinistra
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di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - Pareva fatta, invece, Alberto Nardini non sfiderà Pierluigi Peracchini nelle elezioni della prossima primavera: il centrosinistra si ritrova in alto mare anche alla Spezia, come a Genova in vista delle amministrative del 2022.

Nardini, il medico di Emergency, ha declinato elegantemente la proposta della sua candidatura a sindaco. Il nome del chirurgo, tornato a seguito della pandemia in corsia al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Andrea, aveva già raccolto un ampio consenso da parte Pd, Articolo uno, Avantinsieme, Più Europa, Italia viva e Psi, ma non aveva lasciato trapelare il suo consenso all’investitura.

Ora giungono le sue considerazioni: “Ho riflettuto a lungo sulla proposta avanzata di una mia candidatura alla carica di primo cittadino - spiega Nardini -, non senza preoccupazione ed al tempo stesso, perché negarlo, lusingato dal fatto che sulla mia persona ci sia stata una così ampia convergenza di forze ed orientamenti. Ringraziando tutti per il sostegno ad una mia eventuale decisione positiva, ma ho deciso di non accettare il gravoso onere di candidato sindaco della mia città“.

Le ragioni di questa mia decisione, al di là di quelle personali, stanno nell’amore per la mia professione e nella disponibilità verso i pazienti. Da molti anni anni svolgo attività medico-chirurgica e questa non è conciliabile con altre funzioni, soprattutto una così impegnativa quale quella in questione. Ritengo sia più giusto – concluse Nardini – poter continuare a offrire la mia professionalità a coloro i quali si rivolgeranno a me in qualsiasi sede. Inoltre, il prolungarsi della pandemia e la proroga dello stato di emergenza mi impongono di mantenere i miei impegni ospedalieri. Tutto ciò risulterebbe ulteriormente incompatibile con ciò che mi è stato proposto. Rimango quindi a disposizione dei cittadini per ogni questione relativa alla loro salute e per gli eventuali problemi anche sociali da essa derivanti”.

Intanto, Guido Melley di LeAli La Spezia, l’unico nel centrosinistra a non accettare la candidatura di Nardini, è già operativo sul territorio con incontri nei diversi quartieri cittadini e dibattiti. Ora nel centrosinistra si riaprirà una fase di discussione e, forse, si dovrà valutare l’ipotesi delle primarie. Il tutto in un clima molto teso e con la difficoltà di trovare un nuovo candidato adatto a raccogliere consenso anche tra forze politiche che a livello nazionale battibeccano quotidianamente come Italia Viva e i Cinque Stelle.

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