Politica

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di Stefano Rissetto

Spese pazze in Regione, ultimo atto. Sono stati prosciolti in appello l'ex senatore Sandro Biasotti, il senatore della Lega per Salvini Francesco Bruzzone e altri 10 ex consiglieri regionali della Liguria.

I giudici di secondo grado hanno derubricato l'ipotesi di reato, passando dal peculato all'indebita percezione di erogazioni pubbliche, reato quest'ultimo estinto per prescrizione.

A difendere gli imputati, tra gli altri, gli avvocati Andrea Vernazza, Sabrina Franzone, Giuseppe Sciacchitano, Giacomo Gardella, Enrico Scopesi, Andrea Copello, Pierluigi Bongiorno Gallegra e Guido Mottola.

In primo grado i 12 erano stati tutti condannati: Biasotti a due anni e due mesi, tre anni e otto mesi per Tirreno Bianchi, quattro anni e quattro mesi per Fabio Broglia. Il senatore Bruzzone era stato condannato a tre anni e otto mesi. Nicola Abbundo a tre anni e sei mesi, Angelo Barbero a due anni e otto mesi, Giovanni Macchiavello a tre anni e otto mesi, Matteo Marcenaro a tre anni e due mesi, Luigi Patrone a tre anni e 11 mesi, a due anni e 10 mesi Franco Rocca, a tre anni e 4 mesi, Carmen Patrizia Muratore, a quattro anni Giovanni Battista Pittaluga.

Nel corso del procedimento di primo grado il pm Massimo Terrile aveva motivato le richieste di condanna con la contestazione dispese non istituzionali dai 20 mila ai 100 mila euro. Secondo l'accusa, gli ex consiglieri avrebbero usato i soldi pubblici per comprare dischi musicali, libri, biancheria, ma anche per cene e oggettistica per passatempo. A dicembre erano stati assolti o prosciolti per prescrizione, sempre in appello, altri 19 ex membri del Consiglio regionale ligure, per episodi avvenuti nel biennio 2008-2010. Tra gli assolti l'attuale parlamentare di Fratelli d'Italia Matteo Rosso e alcuni politici allora di primo piano. Oltre a lui sono stati assolti Michele Boffa, Ezio Chiesa, Luigi Cola, Giacomo Conti, Gino Garibaldi, Antonino Miceli, Cristina Morelli, Luigi Morgillo, Minella Mosca, Vincenzo Nesci, Pietro Oliva, Franco Orsi, Gianni Plinio, Gabriele Saldo, Alessio Saso, Carlo Vasconi, Vito Vattuone, Moreno Veschi