GENOVA - È sempre attuale il tema legato alle reinstallazione delle barriere fonoassorbenti sulle tratta autostradali intorno a Genova, che sono a ridosso delle abitazioni. E allora comitati e cittadini si sono dati appuntamento per dettare la linea, in viste degli incontri con Autostrade per l'Italia. Tra gli organizzatori anche la consigliera comunale del Partito democratico Cristina Lodi. Si è così costituito un "macro comitato", da Voltri a Quezzi e per risalire tutta la Val Polcevera, che raccoglie tutte le istanze dei genovesi che chiedono a gran voce di "correre ai ripari".
"Se il senso dell'abbandono spesso porta a uno stato di rassegnazione, in questa circostanza è doveroso il plauso ai cittadini che da Ponente alla Val Polcevera e, successivamente a Quezzi, si sono ritrovati per cercare insieme possibili soluzioni. I cittadini hanno dei diritti che non sono rispettati e hanno il dovere di ribadire che i loro diritti non sono rispettati - spiega a Primocanale la consigliera Lodi -. Le barriere, lo ricordiamo, sono state rimosse a seguito delle indagini aperte dalla Procura dopo il crollo di ponte Morandi (14 agosto 2018 ndr)".
È prevista per lunedì prossimo, 13 febbraio, una commissione consiliare alla presenza di Autostrade che dovrebbe dettare il cronoprogramma, perché l'obiettivo è quello, da una parte, di velocizzare i tempi per la rimozione delle barriere, e dall'altra di sollecitare l'indennizzo per i cittadini. "Qui abbiamo un calo del valore delle case, una vita fisica insopportabile sia sul piano del rumori continui che su quello delle polveri. Si parla di indennizzi per spingere Autostrade a riportarle alle loro responsabilità" aggiunge Cristiana Lodi.
IL COMMENTO
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