Politica

L'obiettivo, ha spiegato Bonaccini ai microfoni di Primocanale, è quello di "difendere i siti produttivi, per tornare a essere un Paese competitivo"
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di Matteo Cantile - Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Una sala gremita ha accolto, al Teatro Stradanuova, il candidato alla segreteria del Partito democratico Stefano Bonaccini. Un tour tutto ligure quest'oggi, nell'unica regione dove il presidente dell'Emilia Romagna è stato superato, nella prima fase di votazione all'interno dei circoli, dall'avversaria Elly Schlein. "Sì qui in Liguria ha vinto Elly ma questo significa che nelle altre 19 regione ho vinto io", scherza un Bonaccini pacato nei toni, ma forse anche un po' stanco per questa volata finale. Prima di incontrare i suoi sostenitori il presidente emiliano ha incontrato i lavoratori ex Ilva e i rappresentanti delle Rsu, perché "il Partito democratico deve ripartire dalle fabbriche e dai lavoratori".

L'obiettivo, ha spiegato Bonaccini ai microfoni di Primocanale, è quello di "difendere i siti produttivi, per tornare a essere un Paese competitivo". Il Pd che sogna Stefano Bonaccini deve essere capace di tornare protagonista, deve rivedere e ripartire da una nuova classe dirigente in grado di tracciare la strada. Non è mancata però una velata stoccata ai dem genovesi e liguri, quelli "più a sinistra" e che appoggiano Elly Schlein e che in questi anni hanno diretto il partito: "Qui si è perso più di una volta, ultime sono in termini di tempo le sconfitte a Genova e Spezia, bisogna tornare a vincere come abbiamo fatto a Savona, con un progetto civico e aperto a tutti".

Nel frattempo tra i dem sono molti coloro che già auspicano un ticket Bonaccini-Schlein, possibilità che lo stesso presidente emiliano non nasconde: "Finalmente ci si confronta nonostante qualche piccola diversità, io sono aperto al dialogo con tutti perché facciamo parte della stessa famiglia". Insomma, tradotto: se dovesse vincere Bonaccini spazio a Elly Schlein ma anche a Cuperlo e De Micheli, se invece dovesse vincere la deputata, "io sarò pronto a lavorare per il bene del Partito democratico". "Esperienza ed equilibrio al posto giusto, io penso di avere entrambe le caratteristiche" ha aggiunto Bonaccini. E potrebbero proprio essere queste le chiavi di volta per trascinare il nuovo Pd

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