IMPERIA - Erano da poco passate le 17:30 quando, all'hotel Rossini, il colonello Luciano Zarbano ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Imperia per il centrodestra, o meglio, quasi esclusivamente per il partito di Giorgia Meloni. Gremita la sala all'interno della quale, oltre ad amici e cittadini simpatizzanti, spiccavano esponenti politici tra cui il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Giossi Massa, il coordinatore provinciale Fabrizio Cravero, il senatore Gianni Berrino, la consigliera regionale Veronica Russo e i vertici di Liguria Popolare.
Luciano Zarbano, siciliano 59enne ma imperiese d'adozione, ha deciso così di rompere il silenzio, dichiarandosi pronto a intraprendere questa nuova avventura. "È tutto in divenire - ha dichiarato Zarbano - e nulla va dato per scontato. È la prima volta che mi espongo a livello politico ma la mia vita è piena di sfide e le ho vinte quasi tutte".
Le sfide, secondo Zarbano "sono occasioni per mettersi in gioco, capire dove si può arrivare e valutare le proprie capacità". Alla domanda Ha già fatto qualche giretto per Imperia? il colonnello risponde: "Ufficialmente no ma ufficiosamente è dal 2013 che giro per Imperia: conosco la città, conosco gli imperiesi. Questa nuova esperienza della mia vita la ritengo in egual misura accattivante, difficile e... non impossibile."
Ed è proprio sul 'non impossibile' che Fratelli d'Italia vuole giocare la propria sfida, una sfida decisamente complicata ma che, forte del grande consenso nazionale, vuole intraprendere. Come si suol dire: "Se non ora, quando". Il centrodestra spaccato, sul nome e sui simboli di partito, a sostegno di Claudio Scajola, ha ancora un paio di mesi per giocare le proprie carte, tra appoggi interni ed esterni.
IL COMMENTO
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