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Question time alla Camera con risposta del capo del dicastero Pichetto Fratin. Cavo (Nm): "È stato ribadito che si tratta di un'opera necessaria e strategica". Pastorino (Pd): "Ci sono diverse criticità"
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VADO LIGURE - Approda in Parlamento la questione del rigassificatore Golar Tundra da collocare a Vado Ligure. I deputati liguri Luca Pastorino e Ilaria Cavo insieme ad Angelo Bonelli hanno portato un question time alla Camera a cui ha risposto il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Il ministro ha spiegato che il procedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale) "è ancora nella fase iniziale. Solo a seguito di tale fase, e una volta acquisite le osservazioni del pubblico e i pareri delle amministrazioni, si procederà alla valutazione tecnica. In tale sede sarà possibile valutare tutti gli aspetti in relazione ad eventuali cumuli di impatti, alle ripercussioni sulla salute umana, alla biodiversità e al contesto ambientale, ai siti Natura 2000, tenendo in conto delle osservazioni e dei pareri acquisiti". Al momento il rigassificatore si trova a Piombino.

Il tema del ricollocamento della nave rigassificatore al largo di Vado Ligure ha acceso le polemiche all'interno della comunità locale con i cittadini di Vado che si oppongono al posizionamento in mare a una distanza di circa 4 km dalla costa. Per Pichetto Fratin "l'utilizzo dei rigassificatori è una soluzione necessaria per la diversificazione delle fonti energetiche, considerati la scarsità di risorse energetiche del Paese, l'interruzione di flussi di gas dalla Russia e il passaggio verso fonti di energia rinnovabile. I rigassificatori - ha aggiunto il ministro - costituiscono opere strategiche per l'approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale, fermo restando il programma di decarbonizzazione del sistema energetico nazionale".

La deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo ha poi commentato le parole del ministro: "Ha ribadito che si tratta di un'opera necessaria e strategica per l'approvvigionamento energetico del nostro Paese e per la diversificazione delle fonti energetiche. Il ministro ha precisato come l'autorizzazione alla costruzione dovrà essere comprensiva della Valutazione di impatto ambientale, ora in fase iniziale, e come, per ciò che concerne la sicurezza dell'opera, i consumi e le fonti di approvvigionamento di gas, verranno costantemente monitorati al fine di garantire il rispetto del regolamento di sicurezza 1938/2017 con riguardo al documento di analisi dei rischi e all'aggiornamento di piani di azione preventiva e di emergenza. Confermato che il procedimento del terminale galleggiante di Vado comporterà anche il processo di individuazione di opere compensative" ha spiegato Cavo.

Più criticata la posizione del deputato del Pd Luca Pastorino rispetto alle risposte date dal ministro durante il question time: "Il ministro Pichetto Fratin sostanzialmente non ha risposto, ha solo evidenziato che l'iter si trova al suo inizio. Le criticità però restano forti, come ho ricordato in aula e come si evidenzia dai rapporti dell'Istituto Superiore di Sanità". Secondo Pastorino esistono tre elementi di criticità: "La salute pubblica e la sicurezza in primis, la seconda è la zona di conservazione speciale dei fondali Noli-Bergeggi messa a rischio, terzo è che non sia (come viene dichiarato) un'opera urgente e necessaria poiché i dati dei ricercatori Re Common dicono chiaramente che la domanda di gas nel nostro Paese è in costante diminuzione e che la capacità infrastrutturale del sistema oggi garantisce il doppio della domanda del gas prevista al 2026" conclude Pastorino.