Politica

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di Stefano Rissetto

Va in bianco anche il quarto scrutinio, malgrado l'abbassamento a 505 voti del quorum per l'elezione del 13° Presidente della Repubblica. La rielezione di Mattarella ha raccolto 166 suffragi, seguito dal magistrato Nino Di Matteo con 56 voti, scelto dai Grandi Elettori di Alternativa che nei primi tre scrutini avevano votato Paolo Maddalena. A seguire, Luigi Manconi (8), Marta Cartabia (6), Mario Draghi (5), Giuliano Amato (4), Pierferdinando Casini (3), Elisabetta Belloni (2), Pierluigi Bersani (2). Sono stati 26 i voti dispersi, contro 441 astensioni e 261 schede bianche.


Mentre si svolgevano le operazioni di voto a Montecitorio, si infittivano le trattative per l'individuazione di un nome condiviso. In ambienti centristi si fa largo la prospettiva di un'alternativa tra Mario Draghi e Pierferdinando Casini, con diversi scenari ovviamente a seconda dell'elezione dell'attuale premier o del 66enne bolognese che sta in Parlamento ininterrottamente dal 1983. Nel centrodestra si pensa invece a una terna meno di parte, rispetto a quella iniziale con Carlo Nordio, Letizia Moratti e Marcello Pera: i nomi sono quelli di Sabino Cassese, Giuliano Amato e l'uscente Sergio Mattarella. Circola anche il nome di Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina con una lunga esperienza nei servizi, dettaglio professionale che non piace ad ampi settori dell'Aula.