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"Come M5S, crediamo essere doverosa un’interrogazione al ministro dei Trasporti Salvini: dica se davvero crede che le maggiorazioni siano giustificabili in una Regione dove code e disagi sono all'ordine del giorno" tuona il senatore del Movimento Cinque Stelle
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di Aurora Bottino

ROMA - L'aumento dei pedaggi autostradali, scattato dal primo gennaio 2024, fa infuriare i parlamentari liguri. A tuonare contro i rincari è il senatore del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini: "Il Governo Meloni conferma il suo modus operandi: sperticarsi in promesse in campagna elettorale per poi rinnegare sistematicamente la parola data. Così è andata per svariati punti programmatici e l’aumento dei pedaggi autostradali altro non è che l’ennesima riprova dell’inaffidabilità di questo esecutivo".

Gli aumenti non sono di piccolo "taglio": in un anno circa 50 euro in più tra andata e ritorno per un solo percorso se consideriamo una persona che tutti i giorni si muove per andare al lavoro.

E lo stesso vale per molte altre tratte. Ad esempio Genova Ovest-Savona che da 4,10 euro passa a 4,20; Genova Ovest-Ventimiglia che da 18,60 euro passa a 18,70 euro e Ventimiglia-La Spezia che da 31,30 euro passa a 31,40 euro.

In Liguria gli aumenti più sostanziosi, il famoso 2,3% in più, riguardano il tratto della Autofiori della A6 Savona-Torino e la Salt dell'Autocisa fino alla Spezia. Aumento dell'1,5% anche per tutti i tratti gestiti da Autostrade per l'Italia in A7, A10, A12 e A26.

"Non pago dei disagi che i liguri patiscono sulla rete autostradale regionale, peraltro una delle più carenti d'Italia, ha sdoganato con il Mille Proroghe la stangata di fine anno, che genera rincari del 2,3%" continua il senatore.

"Come M5S, crediamo essere doverosa un’interrogazione al ministro dei Trasporti Salvini: dica se davvero crede che le maggiorazioni siano giustificabili in una Regione dove code e disagi sono all'ordine del giorno causa infiniti cantieri e continue criticità. Le autostrade in Liguria dovrebbero essere gratis per il servizio che (non) offrono"

Le concessionarie hanno tre mesi di tempo per presentare l'aggiornamento dei piani economico-finanziari. Di fatto i gestori entro il 31 marzo dovranno sottoporre al Governo un piano di investimento per ammodernare la rete. Intanto nell'attesa, per liguri e no, l'aumento del pedaggio è già partito: "Auspico che il titolare del MIT venga in Aula e ci metta la faccia… aspetto tutt’altro che scontato viste le sistematiche defezioni di queste ultime settimane".