Italia Viva si scaglia contro il taglio del Fondo per la cura dei disturbi alimentari apportato dal Governo di Giorgia Meloni. La legge di bilancio dell'esecutivo non ha rifinanziato il fondo che era stato introdotto da Draghi con un investimento di 25 milioni di euro. Con quel fondo sono stati assunti centinaia di professionisti per far fronte ai casi di anoressia e bulimia che si sono registrati soprattutto tra i giovani, che sono aumentati in esito alla pandemia.
"Si tratta di una ferita al cuore delle nostre comunità che richiede più investimenti e non certo dimenticanza e trascuratezza - commenta Federica Pecunia, presidente Italia Viva comune della Spezia -. Per questo nei primi giorni di gennaio abbiamo lanciato come Italia Viva una petizione che ha accolto le richieste delle associazioni per vedere ristabilito quel finanziamento". Secondo il partito di Matteo Renzi lo stanziamento annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Salute Schillaci, di 10 milioni di euro, non è ancora sufficiente.
"È necessario rendere il fondo strutturale e ascoltare le associazioni per dar corso ad ogni iniziativa che risponda alle esigenze dei pazienti e per aiutare famiglie e ogni agenzia educativa a fare prevenzione - prosegue la nota di Federica Pecunia -. Per sollecitare le amministrazioni locali su un tema così importante abbiamo preso contatti con i referenti di pazienti e familiari a livello regionale per aprire un confronto costante e depositato una mozione nei comuni dove siamo presenti ,in Liguria, che chiede l'impegno di ogni amministrazione a sollecitare il Governo per ristabilire il fondo cancellato dall'ultima legge di Bilancio".
IL COMMENTO
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