Politica

Riunioni nel gruppo della Lega e in quello totiano, sul piatto le comunali ma anche la Giunta regionale
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di Matteo Cantile

La settimana politica della Liguria si apre con un potenziale terremoto: gli strascichi locali della rielezione a Capo dello Stato di Sergio Mattarella rischiano di compromettere le alleanze più consolidate.

Il primo sasso potrebbe gettarlo Edoardo Rixi che ha convocato una conferenza stampa per le 16.30, successiva al direttivo nazionale (che nel lessico leghista significa ‘regionale’, quello nazionale è definito ‘federale’) previsto nel primo pomeriggio: fonti vicine al leader leghista parlano di una Lega profondamente contrariata per la linea tenuta alla Camera dai parlamentari in forza a Coraggio Italia, il movimento politico del presidente di Regione. Fin dove la Lega sia disposta a spingersi non è chiaro: se Giorgia Meloni ha infatti parlato di generica necessità di “rifondare il centro destra” Rixi appare già pronto a far scricchiolare gli accordi. La Lega potrebbe passare dalle semplici minacce ai fatti: sul piatto ci sono le elezioni amministrative a Genova e La Spezia con il partito che potrebbe addirittura far saltare il proprio appoggio a Pierluigi Peracchini. Più difficile che l’ira leghista si abbatta fino al punto da scompaginare la corsa di Marco Bucci al secondo mandato a Palazzo Tursi ma ci sono persino voci, piuttosto insistenti nei corridoi di piazza De Ferrari, che Rixi possa persino arrivare al ritiro dei propri assessori dalla Giunta regionale. E’ difficile che si possa arrivare fin qui anche perché Matteo Salvini ha proposto, in una lunga intervista-manifesto rilasciata a Il Giornale, una strada pratica per superare le divisioni: “Serve il partito Repubblicano, una federazione delle forze che aderiscono al centro destra”. Una visione non inedita in quest’area politica con Salvini, per la prima volta nel post berlusconismo, nel ruolo di collettore delle diverse anime.

Si tratta di una mossa ardita ma comprensibile: la difficoltà di trovare un nome forte e condiviso che potesse sostituire Mattarella ha messo in luce la fragilità della coalizione. Sono partite diverse forze centrifughe sia a destra, con Giorgia Meloni sempre più corpo estraneo, fuori dal Governo ma anche durissima con gli alleati, che al centro, con Totiani e Forza Italia intenti a volgere lo sguardo altrove rispetto alla coalizione storica.

Salvini cerca quindi di porsi nel ruolo di ‘padre nobile’ del centro destra, disposto a superare le distanze proponendo una maggiore unione rispetto allo status quo. Ma nei vari passaggi delle dichiarazioni salviniane ce n’è una che sembra diretta a Toti e Forza Italia: “Io rispetto chi ha detto no al governo di unità nazionale, no a Draghi e l'altro ieri no all'elezione di Mattarella ma non capisco la scelta di attaccare gli alleati che hanno maturato una decisione diversa (il riferimento è a Fratelli d’Italia, ndr). Non rispetto, invece, chi ha detto sì a tutto questo e poi si è reso artefice di operazioni di «tradimento» che ricordano brutte pagine della nostra storia, di cui fra l'altro è stato vittima nel passato anche il Presidente Berlusconi (e qui è evidente il riferimento a Toti e agli altri centristi, ndr)”.

Sembra quindi che Salvini sia disponibile a sotterrare l’ascia di guerra con Giorgia Meloni ma che voglia punire quello che lui giudica il “tradimento” dei centristi: cosa può significare per l’alleanza ligure?

E’ quello che si stanno domandando anche nell’entourage di Giovanni Toti che, quando la posizione di Rixi sarà nota, si riunirà nel palazzo della Regione. Il presidente della Liguria respinge al mittente le accuse di tradimento ("Non avevamo i numeri per far eleggere un nostro presidente della Repubblica, qualche franco tiratore, fisiologico, non ha spostato in nessun modo la situazione") ma apre all'ipotesi di un nuovo centrodestra: "La coalizione è rimasta incollata con lo scotch per conservazione - ha detto stamattina - Giorgia Meloni ha rifatto bene la destra ma non il centro destra, per quello servono lei, Salvini, i partiti d'area del Ppe, i liberali, tutta una serie di sensibilità che nell'ultimo periodo sono state poco ascoltate e compresse da una macchina elettorale che ha premiato gli estremi". Sembra un appello a ricostruire più che a distruggere. 

Primocanale seguirà le fibrillazioni in tempo reale: sul sito Primocanale.it sarà possibile seguire in diretta la conferenza stampa (ora 16.30 circa) di Edoardo Rixi; Giovanni Toti parlerà ai nostri microfoni verso le 19. Questa sera alle 21, infine, nel Programma Elettorale di Primocanale apriremo un ampio dibattito con tutte le forze politiche della Liguria.

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