GENOVA - Ex ministro della Giustizia, del Lavoro e dell'Ambiente nonché possibile - se non probabile - candidato per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali: Andrea Orlando, deputato del Partito Democratico, è il primo esponente del centrosinistra ad intervenire nel dibattito lanciato da Primocanale (LEGGI QUI), dove chiediamo alle istituzioni e ai cittadini un giudizio sui nove anni di governo Toti in Regione Liguria e i sette di Marco Bucci a Palazzo Tursi.
Il giudizio di Orlando è ovviamente negativo. "Si continua a parlare di cantieri ma al netto della ricostruzione del ponte, il cui merito va sostanzialmente a Bucci e Conte anche se se lo assume impropriamente Toti, poi i cantieri che vediamo sono prevalentemente quelli delle autostrade, che ritardano lo scorrimento degli automobilisti - attacca -. Quello che abbiamo visto è l'allungamento delle liste d'attesa nella sanità. Un bilancio obiettivo dovrebbe affrontare questi temi che nella propaganda che produce una vera e propria realtà parallela del centrodestra in Liguria non esistono, e quindi non vengono neanche affrontati".
L'ex ministro attacca Toti e Bucci sul 'modello Genova' e sulla logica del fare: "Cosa vuol dire: fare dei supermercati o fare delle case popolari? Sono cose diverse: se vogliamo fare una cosa che serve a tutti dobbiamo occuparci di servizi pubblici e di sanità, se vogliamo fare cose che facciano arricchire persone che sono già ricche possiamo continuare su questa strada. Entrambi sono modi di fare". Orlando inoltre rivendica il ruolo del Pd nel processo di cambiamento della città di Genova, "figlio di un'iniziativa che ha visto protagonista il Partito Democratico a partire dalla conquista del Pnrr - ha dichiarato -. Se oggi si discute di investimenti in Liguria è perché il Governo Conte bis, del quale faceva parte anche il Pd ha preso quelle risorse. Le forze di centrodestra nel Parlamento Europeo invece votarono contro il Pnrr".
IL COMMENTO
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