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Il primo cittadino ha attaccato le parole usate da D'Angelo che parlando della Giunta ha detto che "non sono solo fascisti, sono pure degli incapaci". A quel punto la replica del sindaco: "È incettabile"
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GENOVA - Ancora tensione in consiglio comunale a Genova dopo i fatti della settimana scorsa che hanno visto un duro confronto in aula tra l'opposizione e il presidente del consiglio Carmelo Cassibba (Leggi qui). Oggi il sindaco Marco Bucci, in risposta alle parole usate in un post social del consigliere e segretario provinciale del Pd Simone D'Angelo, ha annunciato che si recherà dal Prefetto.

In particolare il primo cittadino ha attaccato le parole usate da D'Angelo che parlando della Giunta ha detto che "non sono solo fascisti, sono pure degli incapaci". A quel punto il sindaco ha replicato ritenendo "totalmente inaccettabile questo modo di lavorare, soprattutto da chi fa la predica a tutti quanti dicendo che bisogna rispettarsi l'un con l'altro e poi scrive una cosa del genere". D'Angelo ha provato a replicare in aula alle parole espresse dal sindaco ma è stato stoppato dal presidente del consiglio e rimandato a fine seduta dallo stesso Cassibba. La settimana scorsa l'opposizione si è presentata dal Prefetto Cinzia Torracco per manifestare la propria preoccupazione per quanto accaduto in aula (Leggi qui).   

Una settimana dopo è andato in scena un nuovo consiglio comunale dove non sono mancati momenti di tensione. Un consiglio giocato a richiami di regolamento da entrambi le parti. La minoranza (eccetto Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione) in mattinata ha disertato, in segno di protesta, la conferenza capigruppo che anticipa il consiglio (Leggi qui). In aula parte dell'opposizione ha chiesto "un atto di responsabilità" al presidente del consiglio comunale Cassibba. Lo stesso Cassibba in risposta ai consiglieri ha spiegato di aver fatto le sue scuse per quanto accaduto la settimana scorsa proprio durante lo stesso consiglio quando la minoranza era riunita in conferenza stampa dopo i fatti avvenuti all'interno dell'aula rossa. 

Dopo quasi un'ora di battibecchi da una parte e l'altra dell'aula il presidente del consiglio comunale ha richiamato i consiglieri Patrone del Pd e Lodi del gruppo misto. Tra i più accesi nei loro interventi i consiglieri d'opposizione Pandolfo (Pd), D'Angelo, Bruzzone e Ghio (Lista Rossoverde) con quest'ultima che ha detto come nei suoi interventi si senta "continuamente interrotta". Proteste a cui hanno replicato i consiglieri di maggioranza, su tutti Gandolfo (Vince Genova) e Bertorello (Lega).

Gli animi si sono scaldati anche quando Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) non intervenuto nel merito delle polemiche, ha però stigmatizzato alcune irregolarità nella gestione dell'aula e quando il sindaco Bucci lo ha interrotto si è inalberato e rivolgendosi al primo cittadino ha detto: "Quando io parlo lei stia zitto, non sono uno dei suoi yes men". Alla fine la discussione è stata interrotta con un voto sulla prosecuzione o meno dei lavori. Si è espressa soltanto la maggioranza sancendo la ripresa dell'ordine dei lavori. Lo stesso Crucioli ha poi chiesto scusa per i toni usati.


Poi il consiglio ha ripreso affrontando l'ordine fuori sacco che impegna la giunta ad attivarsi per tutelare la posizione dei lavoratori della Algowatt. 

 

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