Politica

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L'inchiesta sulla presunta corruzione che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è vicinissima alla conclusione.Oggi sono stati sentiti gli ultimi testimoni mentre dovrebbe concludersi a breve l'analisi forense dei telefonini e dei dispositivi sequestrati quasi tre mesi fa. A questo punto la procura valuterà cosa fare per Toti, l'imprenditore Aldo Spinelli e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Una scelta che comunque non potrà arrivare prima di martedì visto che lunedì scadono i termini per il governatore per presentare un eventuale ricorso al Riesame per la seconda custodia cautelare.

In questo scenario sembrano sempre più vicine le dimissioni del governatore. Una mossa che gli consentirebbe di chiedere la revoca degli arresti: se venisse scarcerato nei prossimi giorni potrebbe evitare una eventuale richiesta di giudizio immediato della Procura.

"Stiamo facendo una riflessione anche su come gestire l'ipotesi di dimissioni, da questo punto di vista la settimana prossima sarà probabilmente abbastanza cruciale" spiega il suo legale. Stefano Savi. In caso di dimissioni potrebbero arrivare dalla difesa nuove istanze di revoca su entrambe le ordinanze del Gip. Insomma sono giorni o forse addirittura ore cruciali. Con le elezioni anticipate sempre più qualcosa di concreto. Magari già in autunno.