GENOVA - Veti sì, veti no, questo è il problema. E nel centrodestra i telefoni sono surriscaldati perché rimbalza da giorni la voce che alcuni partiti tradizionali abbiano messo un alt ad alcuni esponenti totiani, molto vicini a quel modello che dopo il 7 maggio scorso "si è sentito abbandonato". Non si è fatto attendere, in questi giorni, il j'accuse di Giovanni Toti nei confronti di una certa politica, soprattutto quella di centrodestra, rea di aver lasciato solo l'ex presidente di Regione Liguria.
"Con le leggi italiane - ha tuonato sul proprio profilo Facebook Toti - avanti il prossimo, gli lascio il posto mio", in riferimento a colui che dal 28 ottobre si siederà in piazza De Ferrari. La Lega del segretario regionale Edoardo Rixi però, rimanda ai mittenti l'accusa di interferire sulle candidature di donne e uomini vicini all'ex presidente. "Io ritengo che ognuno possa fare il proprio percorso, chi ha la sua lista civica e chi vuole entrare nella Lega come Marta Brusoni, adesso serve spirito di servizio e rinnovamento - ha commentato il viceministro e segretario della Lega in Liguria Edoardo Rixi -. Ognuno ha modo di scegliere e di vedere dove poter andare, non ci sono né veti né altro, forse qualcuno a sinistra insinua che ci sono veti ma in realtà hanno più problemi loro di noi".
Arriva poi l'endorsement a Marco Bucci, ma soprattutto alla candidatura civica, secondo Rixi vincente in Liguria. "Non abbiamo bisogno di mettere i bollini sui candidati civici, noi governiamo la stragrande maggioranza dei Comuni con candidati senza tessere di partito - ha aggiunto il viceministro del Mit -. Sulla regione si cercava un profilo così, io avevo proposto Piciocchi ma alla fine si è dirottato su Bucci che porterà a sviluppo un'intera area del Paese, con infrastrutture e rilancio ligure. Noi riteniamo di vincere, lo stesso sindaco è sceso in campo per garantire sviluppo per la regione". Sulla decisione di patteggiare, presa dall'ex presidente della Regione Giovanni Toti, Rixi si è detto "sorpreso", nonostante capisca che ognuno è libero di scegliere la strategia migliore.
"È stata una sorpresa ma noi andiamo avanti e i risultati raggiunti in questi ultimi otto anni non hanno eguali, siamo di fronte a un territorio che ha iniziato a crescere e vogliamo andare avanti" ha ribadito Rixi. Dalla Lega al centro, la sfida si giocherà anche tra la lista Riformista a sostegno di Orlando e quella civica che fa capo a Bucci. Rixi, è preoccupato della decisione di Renzi e Calenda di appoggiare il centrosinistra? "I leader nazionali non si candidano qua ma contano gli elettori che guardano con fiducia a Bucci più che a Orlando, perché è cresciuto sul territorio e ha portato avanti tutti il suo lavoro su fatti concreti".
IL COMMENTO
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