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Politica

Nel primo appuntamento del 2025 su cinque esponenti del Gm, in quattro hanno votato con l'opposizione, a esclusione di Lo Grasso per quanto riguarda gli ordini del giorno, tutti con la minoranza per quanto riguarda una mozione presentata dalla lista Rossoverde
4 minuti e 2 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

In via Garibaldi a Genova il clima che si respirava nelle scorse ore sembrava quasi da ultimo giorno di scuola, quando si ha quella consapevolezza che si è arrivati a fine corsa e che, in realtà, a diventare centrale adesso è il futuro. E il futuro, nel capoluogo ligure, si chiama Comunali. Una data ancora ufficiale non c'è ma sembra profilarsi con sempre più certezza la prima finestra utile, quella tra fine maggio e primi di giugno. E Genova, in questo caso, sarebbe la sfida più importante per quanto riguarda le città italiane e un banco di prova per le nuove e le vecchie formazioni politiche, con tanti possibili esperimenti.

Un parimerito rischioso

C'era attesa per il primo consiglio comunale del 2025, con il trasferimento di alcuni consiglieri di maggioranza nel Gruppo Misto, e anche visibilmente il colpo d'occhio è stato importante. Vicini a Cristina Lodi si sono accomodati Paolo Gozzi (ex Vince Genova), Umberto Lo Grasso (ex Liguria al Centro), Stefano Costa (ex Forza Italia) e Arianna Viscogliosi (Italia Viva, uscita dal centrodestra prima del voto alle Regionali). L'appuntamento in aula rossa è stata l'occasione per capire come si sarebbero approcciati i consiglieri, soprattutto quelli del Gruppo Misto. Numeri alla mano, la maggioranza è composta da 20 consiglieri ai quali si aggiunge il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba (votante), e 20 di minoranza (compreso Uniti per la Costituzione che è quasi sempre fuori dal lavoro di gruppo con il resto dell'opposizione ndr).

Chi sono i consiglieri comunali in aula rossa

La maggioranza di centrodestra è composta da 20 consiglieri, suddivisi sei gruppi consiliari (che potrebbero diventare cinque). Vince Genova conta al momento, considerando le defezioni delle ultime settimane, da cinque esponenti centristi: Walter Pilloni, Elena Manara, Barbara Grosso, Davide Falteri, Chicco Veroli. L'altra lista civica, Genova Domani, resta composta da Lorenzo Pasi e Federico Barbieri. A questi seguono i partiti di centrodestra. Fratelli d'Italia al momento conta quattro consiglieri: Franco De Benedictis, Laura Gaggero, Vincenzo Falcone e Valeriano Vacalepre. Per la Lega sono tre i consiglieri seduti tra i banchi: Federico Bertorello, Alessio Bevilacqua e Fabio Ariotti. A questi si aggiungono Paolo Aimé e Tiziana Notarnicola di Forza Italia. Esiste ancora, ma forse per poco, Liguria al Centro, che faceva capo a Giovanni Toti e che al momento è composta da Nicholas Gandolfo, Federica Cavalleri e Lorenzo Pellerano. Gandolfo e Cavalleri però, sembrano in procinto di passare a Fratelli d'Italia.
Per quanto riguarda la minoranza, asso pigliatutto è stato il Partito Democratico, con ben undici consiglieri: Donatella Alfonso, SiMohamed Kaabour, Claudio Villa, Rita Bruzzone, Monica Russo, Mariajosè Bruccoleri, Ariel Dello Strologo, Lilia Bonicioli, Alberto Pandolfo, Davide Patrone e Vittoria Canessa Cerchi. A questi si aggiunge Fabio Ceraudo per il Movimento Cinque Stelle, Filippo Bruzzone e Francesca Ghio per la Lista Rossoverde e Mattia Crucioli per Uniti per la Costituzione, che spesso si è ritrovato a votare con la maggioranza. Discorso a parte per il Gruppo Misto, che negli ultimi mesi si è allargato a macchia d'olio. A raggiungere la capogruppo Cristina Lodi, segretaria regionale di Azione, in ordine di apparizione: Arianna Viscogliosi (Italia Viva), Stefano Costa (Forza Italia), Paolo Gozzi (Vince Genova) e Umberto Lo Grasso (Liguria al Centro).

Il Gruppo Misto guarda alla sua sinistra

Piciocchi candidato del centrodestra: "Sono pronto"

I fari erano puntati soprattutto sull'atto "votante" del Gruppo Misto, sia come numeri ma ancor di più come approccio politico nei confronti della maggioranza. All'appello però, anche per quanto riguarda il cosiddetto impatto visivo, mancavano cinque consiglieri del Partito Democratico. La Lista Rossoverde ha presentato una mozione sui "luoghi di socialità", con due ordini del giorno respinti della maggioranza. La richiesta alla giunta era quella di aprire nuovi spazi di aggregazione per i giovani ad accesso libero e gratuito e di individuare dei luoghi di socialità per tempo libero studio e lavoro, con l'input di aprire per ogni municipio una piazza aperta. Lo Grasso ha votato con la maggioranza per quanto riguarda gli ordini del giorno, come d'altronde preannunciato dopo essere passato al Gruppo Misto, mentre con Lodi (che ha sempre votato con l'opposizione) si sono aggiunti i voti di Gozzi, Costa e Viscogliosi. Alla votazione della mozione anche Lo Grasso si è allineato  con la minoranza. Un primo piccolo banco di prova per la politica genovese che guarda a sinistra, e che pensa non tanto all'oggi ma soprattutto al domani, quando andranno a formarsi le coalizioni e soprattutto le liste civiche. Nel frattempo però, il centrodestra è a un passo dall'investitura ufficiale di Pietro Piciocchi, mentre il centrosinistra sembra invece ancora in alto mare, nonostante nelle ultime ore stiano circolando due nuovi nomi che fanno parte del mondo civico e arrivano dall'Università di Genova, Adriana Del Borghi e Maurizio Conti. Sullo sfondo, intanto resta l'avvocato Filippo Biolé, che sta ricevendo molti endorsement dalla società civile.

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