Politica

Il presidente della Liguria attacca Fera (Italia Nostra): "Chi non vuole il Galliera appoggia la candidatura di Biolé a sindaco di Genova"
2 minuti e 41 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

È una vera e proprio conta quella che si sta consumando in consiglio comunale e che rischia di non far dormire la notte il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi. Il centrodestra infatti, perde un altro pezzo, dopo la fuoruscita dalla maggioranza di Arianna Viscogliosi (Italia Viva), Stefano Costa (Forza Italia) e Paolo Gozzi (Vince Genova), che hanno raggiunto nel Gruppo Misto la capogruppo Cristina Lodi; oggi è il giorno di Umberto Lo Grasso, di Liguria al Centro, la lista che faceva capo a Giovanni Toti.

Il consigliere cerca casa ma sarà "fedele"

Lo Grasso, tornato in consiglio comunale poco più di un anno fa dopo la decisione di Tiziana Lazzari di dimettersi per motivi personali, ha confermato il suo passaggio. "A oggi la lista Toti non esiste più, né a livello locale né a livello nazionale, e quindi non ha più senso che io continui in questo gruppo, nei prossimi mesi proseguirò, dando il mio sostegno alla maggioranza di centrodestra, per rispetto nei confronti degli elettori ma poi vedremo delibera per delibera quale sarà il voto che mi sentirò di dare" ha spiegato Lo Grasso, che almeno sulla carta conferma il proprio appoggio alla giunta di centrodestra. La storia del consigliere comunale nasce, come quella di Paolo Gozzi, nel centrosinistra, prima in Italia dei Valori, poi nella Margherita e infine nella maggioranza attuale. In aula rossa i consiglieri di maggioranza sono a oggi 20 come quelli di minoranza. Una parità, quindi, sulla carta, ma con l'incognita Lo Grasso, che dovrebbe comunque votare con il centrodestra. Il gruppo consiliare Liguria al Centro ha oramai le ore contate, Nicholas Gandolfo e Federica Cavalleri infatti, fedelissimi di Lilli Lauro, sono pronti ad approdare in Fratelli d'Italia.

L'endorsement a Piciocchi e i dubbi su Biolé

Il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, intercettato all'uscita del consiglio regionale, non si è definito "preoccupato" per le defezioni che stanno andando in scena in via Garibaldi. "Questi spostamenti sono fatti per motivi personali che non commento perché sono personali, ma non ci sono problemi in Comune, d'altronde siamo gli unici ad avere il candidato, quindi mi pare che i problemi siano da un'altra parte" ha incalzato Marco Bucci. E ogni riferimento era non puramente casuale, ma rivolto al centrosinistra, che deve ancora definire il perimetro della coalizione e scegliere il candidato sindaco. Ma presidente, c'è Biolé adesso? Sollecitiamo Marco Bucci. "Ah sì, quello supportato da Fera (Stefano, presidente di Italia Nostra ndr), il signore che non vuole il Galliera - ribatte il presidente ligure Marco Bucci -. Mi chiedo chi si possa presentare a Genova supportato da uno che non vuole l'ospedale a Carignano. Diteglielo magari a Biolé che non lo sapeva, io lo stimo, è una brava persona, ma farsi supportare da uno che non vuole il Galliera mi pare, insomma, non opportuno. Il sindaco di Genova direbbe: veda un po' lei (ride Bucci ndr)". Insomma, nessuna preoccupazione sotto il cielo del centrodestra, con la convinzione, ribadita dallo stesso manager genovese, che Pietro Piciocchi sarà non solo il candidato in pectore ma il candidato ufficiale. Con buona pace di chi, al momento, non lo ha ancora proclamato.

Un esterno del palazzo del Comune con orologio e cielo azzurro

Iscriviti al canale di Primocanale su WhatsApp e al canale di Primocanale su Facebook e resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria