Politica

L'assessore ai Trasporti ha chiesto un tavolo di confronto nazionale con Rfi e Trenitalia, oltre agli organi romani competenti
2 minuti e 42 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Un treno colorato in avvicinamento sui binari

Piove sempre sul bagnato in Liguria, quando si tratta del trasporto ferroviario, ma i temporali in realtà si abbattono su tutto il territorio italiano, in modo trasversale. Dopo un lunedì nero, con un guasto alla linea elettrica tra Savona e Finale Ligure, che ha spezzato la Liguria in due causando gravi ritardi per Intercity e Regionali, il neo assessore ai Trasporti Marco Scajola ha alzato il livello di attenzione, esprimendo in modo chiaro e diretto la propria contrarietà.

Un tavolo urgente, con tutte le parti in causa

Scajola infatti, punta il dito contro la mancanza di investimenti di questi anni, in una gestione generalizzata, scadente, da parte delle istituzioni. "In questo paese non si è investito sulle infrastrutture da almeno 30 anni e siamo indietro rispetto alla Francia e alla Germania dove i treni non viaggiano sugli stessi binari, quelli che vanno più veloci hanno un loro percorso, mentre i merci ne hanno un altro - spiega l'assessore ai Trasporti Marco Scajola -. Qui tutti i treni invece passano sullo stesso tracciano, i rischi quindi aumentano ed è una situazione scandalosa, vergognosa". Scajola ha comunicato con Rfi e Trenitalia per chiedere che questa situazione finisca nel più breve tempo possibile, nonostante ci sia la consapevolezza che per ammodernare la linea ci vorrà molto tempo. "Ho chiesto a Rfi e Trenitalia di tenersi pronti perché le emergenze sono continue e i pendolari devono essere assistiti 24 ore su 24 con un piano di emergenza sempre pronto perché le situazioni di difficoltà sono continue - ha aggiunto Scajola -. Siamo stufi e arrabbiati, c'è bisogno di un tavolo nazionale al quale si devono sedere amministratori di Rfi e Trenitalia per studiare un percorso alternativo".

I pendolari al primo posto, "tuteliamoli"

Le richieste sono chiare e arrivano da piazza De Ferrari: un rimborso del biglietto al 100% dopo l'episodio di lunedì scorso, con biglietti gratuiti anche per il futuro, per un vero e proprio "risarcimento morale". "Serve un piano Marshall e l'appoggio concreto da parte del governo, vogliamo sederci al tavolo con loro perché la situazione è paurosa e non si può pensare di andare avanti così" ha ribadito l'assessore regionale ai Trasporti. Nel frattempo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha parlato di "complotto" e di "sabotaggio" ai treni, alzando il livello di allarme, e riferendo in Parlamento la presenza di "diversi episodi sospetti". "Faremo di tutto per garantire trasporti efficienti" ha detto nelle scorse ore Salvini. Ma che sia davvero complottismo? "Io non lo so, ho letto le dichiarazioni, ci sono indagini in corso, non mi esprimo su questo" ha commentato Marco Scajola che bacchetta le ferrovie italiane. "Abbiamo una ferrovia medioevale, da utente e da assessore ho viaggiato sui treni, studiando i fascicoli ho scoperto un mondo che non mi immaginavo, una realtà indietro per decenni, e i governi che si sono susseguiti non hanno preso con determinazione la questione ferrovie. Sarebbe uno strumento eccezionale ma non si è investito, e questo è grave, bisogna correre ai ripari e si deve tutelare chi non può aspettare gli interventi, le persone devono essere tutelate, rimborsate e assistite 24 ore su 24" ha chiosato Marco Scajola.

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