Politica

La seduta ha coinvolto quasi 50 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Liguria
3 minuti e 29 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Studenti in aula Pertini in consiglio regionaleIl consiglio regionale dei ragazzi in Regione Liguria

Metti un consiglio regionale con l'età media di 14 anni? Sì, si può fare. Ed è quello che è andato in scena questa mattina nell'aula Sandro Pertini di via D'Annunzio. I protagonisti sono stati loro, gli studenti delle scuole liguri, da ponente a levante passando per Genova, che per un giorno si sono seduti sugli scranni dei consiglieri regionali. L'appuntamento era con la nona edizione del consiglio regionale dei ragazzi, evento annuale organizzato dall'assemblea legislativa in collaborazione con Unicef. La seduta ha coinvolto quasi 50 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Liguria. Hanno partecipato giovanissimi rappresentanti dei Consigli comunali della Provincia di Genova, Savona e Spezia e alcuni studenti degli istituti genovesi Don Milani/Colombo e della Scuola Ucraina della Chiesa di Santo Stefano.

Una giornata proficua ed emozionante

A tenere le redini della seduta il presidente dell'aula Stefano Balleari."È stata una giornata emozionante, è stato bello assistere all'impegno dei ragazzi che nasce da un percorso che si è sviluppato nel tempo, hanno analizzato le situazioni dei loro comuni, hanno portato migliorie e un percorso che nasce nel passato, che oggi dà buoni risultati - commenta il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari -. Abbiamo assistito a un percorso di crescita fatto da questi ragazzi". Quali le richieste che hanno colpito di più l'attenzione della politica? "Un giovanissimo ha chiesto informazioni sul tunnel della Val Fontanabuona, si tratta di un ragazzo che ascolta la comunità, la famiglia a casa, ed è fruibile sul territorio, poi ho notato un occhio particolare all'ambiente scolastico, all'aggregazione giovanile. Ho ascoltato inoltre con commozione i ragazzi della comunità ucraina che hanno ringraziato noi, ma invece sono io che ringrazio loro perché hanno abbandonato il paese in guerra, si sono perfettamente integrati, parlano un italiano perfetto e hanno ringraziato noi dell'accoglienza".

Il monito dell'Unicef

Nel corso della seduta è stato consegnato ai ragazzi il “Passaporto per i diritti” che contiene una sintetica spiegazione dei 54 articoli della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata nel novembre 1989 dall’Assemblea generale dell’Onu. "Da un po' di anni organizziamo questi incontri con Regione Liguria, lo scopo è quello di ascoltare le esigenze, le idee delle persone - spiega Maria Caterina Porcu, presidente del Comitato regionale Liguria Unicef -. Abbiamo consegnato il passaporto dei diritti con un documento di viaggio a tutti gli studenti che lo utilizzeranno per raggiungere i traguardi". Il messaggio da veicolare? "I diritti sono di tutti e bisogna imparare da subito a rispettarsi l'uno con l'altro, nella convenzione Onu ci sono i doveri degli adulti e i diritti di adulti e ragazzi".

Il dibattito in aula

Il dibattito, stimolato dai giovanissimi amministratori comunali che hanno preso posto nei banchi riservati ai consiglieri regionali “adulti”, ha riguardato diversi temi. Viabilità e sicurezza per i pedoni sono i temi sollevati dal Consiglio comunale dei ragazzi di Monterosso; da Arcola arriva la richiesta di utilizzare strutture abbandonate, avere spazi per attività collettive e di riqualificare la palestra; i giovani amministratori di Rapallo chiedono, in particolare, più attenzione contro il fenomeno della violenza di genere; ad Arenzano la pulizia delle spiagge è un progetto collaudato dagli ultimi Ccr a cui si aggiunge la proposta di recupero a fini culturali della Torre dei Saraceni; i giovani amministratori di Cicagna promuovono momenti di aggregazione e di iniziative sportive; da Moconesi arriva, fra le altre, la richiesta di potenziare i servizi scolastici con guardaroba e distributori di bevande e di installare portabiciclette; i giovanissimi amministratori di Ronco Scrivia promuovono il “Festival delle culture” come momento di scambio fra usi e costumi diversi fra i popoli; da Recco i giovani amministratori chiedono, fra l’altro, di promuovere progetti su parità di genere e sulla pace; il Ccr di Rossiglione ha messo in campo un piano che prevede piccoli lavori di manutenzione a basso costo anche per la scuola; a Quiliano gli amministratori si autofinanziano con mercatini per finanziare adozioni a distanza, associazioni umanitarie e gemellaggi; gli amministratori di Sestri Levante, infine, si riuniscono in sedute mensili e avanzano costantemente proposte all’amministrazione degli “adulti” per sollecitare migliorie per la città.

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