Ha citato i protagonisti delle lotte partigiane che portarono Genova a liberarsi da sola dall'occupazione nazi-fascista, città medaglia d'oro alla Resistenza, ha ricordato i valori di democrazia e libertà che coinvolse la città e tutta la Liguria, ha citato il partigiano "Bisagno", il Presidente Sandro Pertini e Guido Rossa, il sindacalista dell'Italsider ucciso dalle Brigate Rosse. Ha inviato un appello alla partecipazione attiva alla democrazia e al voto. Tantissimi gli applausi arrivati dal pubblico del Teatro nazionale Ivo Chiesa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una vera standing ovation. "Dalla Liguria ci fu lezione sulla moralità della Resistenza" ha ricordato il capo dello Stato. Primocanale ha seguito in diretta tutta la giornata genovese del capo dello Stato.
Mattarella ha scelto Genova per celebrare gli 80 anni della liberazione, insieme a lui a Genova anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. Una visita più contenuta nei tempi rispetto ai programmi iniziali per la necessità di fare ritorno a Roma in vista delle incombenze legate agli incontri e l'accoglienza dei capi di Stato che si stanno recando nella capitale per i funerali di Papa Bergoglio. E proprio nel suo discorso Mattarella ha citato Papa Francesco: "Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti. Ecco perché è sempre tempo di Resistenza, ecco perché sono sempre attuali i valori che l'hanno ispirata". Il Presidente della Repubblica ha incontrato e salutato alcuni familiari di chi 80 anni fa firmò l'atto di resa dei tedeschi a Villa Migone. Tra gli incontri in programma c'era anche quello con l'Internato militare Valente Garibotti di 102 anni. La prima tappa di Mattarella dopo essere atterrato all'Aeroporto Cristoforo Colombo è stata al Campo dei Partigiani al cimitero monumentale di Staglieno. Qui la deposizione della corona di fiori e un momento di raccoglimento. Poi il trasferimento al teatro nazionale Ivo Chiesa per assistere allo spettacolo "D'oro. Il sesto senso partigiano" che ha rappresentato una fase del periodo di lotta per la libertà portate avanti dai partigiani. Qui i discorsi istituzionali del vicesindaco della Città Metropolitana Antonio Segalerba, del vicesindaco facente funzioni del Comune di Genova Pietro Piciocchi, del presidente di Regione Liguria Marco Bucci, del presidente dell'istituto ligure per la storia della resistenza e dell'età contemporanea Giacomo Ronzitti.
Nel suo discorso Mattarella ha sottolineato l'importanza della partecipazione alla vita politica e civile nella società: "È l'esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà. Da questi principi fondativi viene un appello: non possiamo arrenderci all'assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica, all'astensionismo degli elettori, a una democrazia a bassa intensità. Anche per rispettare i sacrifici che il nostro popolo ha dovuto sopportare per tornare a essere cittadini, titolari di diritti di libertà". Mattarella ha citato anche Papa Francesco: "Ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti. Ecco perché è sempre tempo di Resistenza, ecco perché sono sempre attuali i valori che l'hanno ispirata".
Il E la fabbrica, le fabbriche, si manifestarono, una volta di più, luoghi di solidarietà, scuole di democrazia, con la crescita di coscienza sindacale, e la costituzione delle squadre di difesa operaia. Con gli scioperi nel Savonese e nello Spezzino alla fine del 1943 e nel 1944, che conferirono una forte spinta all'allargamento del consenso verso il movimento partigiano. Gli scioperi a Genova del 1943 sino al giugno del 1944, sino allo sciopero insurrezionale del 1945".
Ricordando le lotte di allora Mattarella ha sottolineato come la popolazione fu in grado di unirsi per la libertà con un ruolo fondamentale svolto anche all'interno dei luoghi di lavoro di allora: "Le fabbriche si manifestarono, una volta di più luoghi di solidarietà, scuole di democrazia, con la crescita di coscienza sindacale, e la costituzione delle squadre di difesa operaia. Con gli scioperi nel savonese e nello spezzino alla fine del 1943 e nel 1944, che conferirono una forte spinta all'allargamento del consenso verso il movimento partigiano. Gli scioperi a Genova del 1943 sino al giugno del 1944, sino allo sciopero insurrezionale del 1945".
La cronaca della giornata delle celebrazioni per gli 80 anni dalla liberazione
13.38 - L'aereo del Presidente Mattarella riparte dal Cristoforo Colombo in direzione della Capitale.
13.08 - Mattarella lascia il Teatro Ivo Chiesa tra gli applausi dei tanti genovesi rimasti fuori dal teatro. Il Presidente ha salutato le tante persone presenti ed è poi risalito in macchina in direzione aeroporto.
12,40 - Sale sul palco il Presidente Mattarella accolto da tantissimi applausi. Il Capo dello Stato ha reso onore alle popolazioni che affianco ai partigiani lottarono per la libertà con le città, da Genova a La Spezia passando per Savona, Imperia e Albenga. "Dalla Liguria è venuta allora una forte lezione sulla moralità della Resistenza, sulle ragioni di fondo che si opponevano al dominio dell'uomo sull'uomo, si opponevano a un conflitto nato non per difendere la propria comunità ma come aggressione alla libertà di altri popoli". Mattarella ha poi ricordato anche la figura del partigiano "Bisagno" Aldo Gastaldi. Il Presidente nel suo discorso ha rivolto un pensiero alle vittime dei diversi eccidi che si sono verificati negli anni di lotta partigiana.
Ore 12,30 - Al Teatro Ivo Chiesa una parte dello spettacolo "D'oro. Il sesto senso partigiano".
Ore 12 - Il presidente della Regione Bucci: "Il 25 aprile è una giornata storica per Genova con i tedeschi che si arresero ai partigiani. Quella resa fu possibile grazie a grandi azioni di mediazione che coinvolsero diverse personalità della città. Genova si liberò da sola, e quando arrivarono gli allenati la città era quasi normale. Rendiamo omaggio ai protagonisti della liberazione dell'Italia. Quella fu un'insurrezione modello. Pagata a caro prezzo: alle vittime, cittadini e partigiani, va il nostro ricordo. Genova ha svolto un ruolo decisivo per la Resistenza. Donne e uomini che rischiarono tutto per difendere i valori della libertà, democrazia, dell'antifascismo e della dignità dell'essere umano. A loro dobbiamo guardare: la democrazia va coltivata, protetta e difesa ogni giorno. È nostro dovere fare in modo che quelle conquiste non vengano mai dimenticate. Libertà e democrazia non sono mai scontate, la memoria è il nostro scudo più forte".
Ore 11.55 - Il vicesindaco facente funzioni del Comune di Genova Pietro Piciocchi: "Siamo orgogliosi che da Genova sia germogliato il seme della nostra Costituzione - ha aggiunto - con il contributo di persone straordinarie, come Teresa Mattei, detta Kiki, una delle 21 madri costituenti, ricordata con il fratello Gianfranco da una targa nel suo quartiere di San Fruttuoso, a pochi metri da Villa Luigone. La nostra Carta Costituzionale è nata anche dal sacrificio di tanti genovesi che qui ricordiamo".
Ore 11,43 - Il Presidente Mattarella arriva al Teatro nazionale Ivo Chiesa accolto dalle istituzioni locali, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, il prefetto di Genova Cinzia Torraco. Poco prima, come da prassi, è entrato in teatro il minisitro Crosetto. Mattarella è stato accolto dagli applausi dei tanti genovesi assiepati a bordo strada, circa 200 le persone in attesa.
Ore 11,22 - Il Presidente Mattarella arriva al cimitero monumentale di Staglieno. Qui a Campo dei Partigiani è stata posizionata la corona d'alloro della Presidenza della Repubblica. Pochi minuti di silenzio e rispetto e poi Mattarella ha lasciato il cimitero monumentale per recarsi al Teatro nazionale Ivo Chiesa.
Ore 10,58 - Atterra anche l'aereo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ore 10,48 - Atterra l'aereo con il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

IL COMMENTO
Cosa resterà della rivoluzione di Papa Francesco, venuto dalla fine del mondo
25 aprile, "Democrazia minacciata da guerre armate e commerciali"