GENOVA - Un assessorato all'Innovazione, il sostegno alla comunità LGBTQ+, attenzione ai giovani e alla mobilità locale. Il candidato di centro sinistra alle prossime elezioni di Genova Ariel Dello Strologo mette in chiaro alcuni punti fondamentali del suo programma elettorale e su quali temi intende costruire la sua visione di città. Si parte da quella che lo stesso Dello Strologo definisce necessità di "ridefinire l’identità di Genova, mi imbatto ogni giorno in realtà da sostenere con più energia e coraggio, e in voragini sociali create dal disinteresse dell’attuale amministrazione".
Tra i punti cardine quello di un assessorato all'Innovazione: "L’Istituto Italiano di Tecnologia, per esempio, ha la capacità di attrarre le menti più brillanti - spiega il candidato del centrosinistra -. Il 30% degli studenti e delle studentesse, dei ricercatori e delle ricercatrici, vengono dall’estero. Il 20% sono ex cervelli in fuga. Una città attenta e sensibile allo sviluppo non può prescindere da un assessorato all’innovazione, una figura di raccordo che consentirà a centri di ricerca, università, ospedali, aziende pubbliche e private di collaborare più attivamente e di individuare spazi e servizi integrati e condivisibili".
Altro tema su cui punta la campagna elettorale Dello Strologo è quello della mobilità e dei giovani al centro della Genova futura. Immagino "una città a misura di giovani, accessibile per studenti e studentesse fuori sede, per creare e cogliere un’opportunità di ripopolazione e riqualificazione urbana. I ragazzi e le ragazze hanno la forte necessità di luoghi dove studiare, lavorare e socializzare, che siano accessibili a tutti. Aule studio e biblioteche aperte tutti i giorni, anche nei fine settimana e la sera. Palestre e attrezzature all’avanguardia per lo sport. Non c’è benessere per cittadini e cittadine, di qualunque età, senza servizi adeguati. E senza collegamenti: Genova è troppo distante da Milano, Torino o Roma. Non solo: anche Nervi è troppo lontana da Voltri. E Struppa dalla Foce".
Ma anche inclusione e spazio alle diversità: "Penso, per esempio, al mondo LGBTQ+ che, in questi anni si è visto persino privato del patrocinio al Pride, che mai prima era stato negato da un sindaco di questa città, un evento che a livello nazionale e internazionale è semmai vissuto con orgoglio e con i rappresentanti delle istituzioni in prima fila. Non è questa l’identità di Genova, una città che ha sempre fatto dell’inclusività - non solo di genere ma a tutti i livelli - una propria forza e risorsa. In una città si può vivere bene se le istituzioni fanno bene il loro lavoro ed è evidente che questa amministrazione non ha investito in una forza attrattiva di Genova” conclude Dello Strologo
IL COMMENTO
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