GENOVA - "Da una parte c'era l'indecisionismo e un lungo elenco di no. Con Bucci abbiamo un intesa sui contenuti, si è distinto per essere un sindaco che fa le cose". Così Ettore Rosato, presidente di Italia Viva e vicepresidente della Camera dei Deputati, motiva la scelta del suo partito di schierarsi con Marco Bucci, anche se senza simbolo. "Si sono costruite le condizioni per un sostegno serio - spiega -, un contributo a vantaggio della città".
Rosato definisce gli obiettivi di Italia Viva per la città: "Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti alla Camera, passa le sue giornate ad occuparsi di infrastrutture per questa città. Continueremo su questo, non è solo una città simbolo ma uno snodo per la logistica del Paese. Coi soldi del Pnrr possono essere attivati molti investimenti: serve un sindaco che sappia fare le cose".
A Genova Italia Viva si è schierata col centrodestra, in altre città la scelta è stata diversa ma sempre motivata dagli stessi due fattori: quello di non schierarsi coi 5 Stelle e di prediligere la strada delle riforme. "La nostra collocazione alle elezioni amministrative sta dove ci sono amministratori in grado di dire di sì e fare cose per la loro città - spiega ancora Rosato -. Funziona in maniera diversificata come sono diversificate le città".
Nel 2023 ci saranno anche le elezioni politiche ma Italia Viva guarda al presente, in particolare alla guerra in Ucraina: "La guerra sta determinando scenari completamente diversi, dobbiamo essere pronti a fronteggiare le situazioni che arrivano nel nostro Paese. Dobbiamo avere la capacità di lavorare in maniera autorevole, come sta facendo il Premier Draghi, per sostenere il diritto di difendersi dell'Ucraina ma sempre lavorando per la pace. Bisogna portare Putin al tavolo della trattativa, con sanzioni e rinforzando militarmente l'Ucraina. La Russia sa che la porta dell'occidente è sempre aperta, quella dell'Italia in particolare".
Anche Raffaella Paita, Deputata di Italia Viva e presidente della Commissione Trasporti alla Camera, spiega la scelta di Bucci: "Dopo aver chiesto per tanto tempo cosa volevano fare sulla vicenda della Gronda alla fine lo hanno detto: farne un piccolo pezzo, quindi ripartire da capo, riapprovare i progetti e perdere altri 10 anni di tempo. Questa è una cosa voluta da Movimento 5 Stelle e sinistra radicale, con l'avvallo del Pd. Noi vogliamo portare risorse sugli investimenti, finanziare le opere principali che riguardano il territorio come diga, terzo valico dei Giovi e Skymetro". Poi conclude: "Era impossibile stare con una compagine contraria a tutto, che ricorda l'esperienza Doria".
IL COMMENTO
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