GENOVA - Accoglienza calorosa in piazza Banchi a Genova per l'ex premier Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, giunto per sostenere il candidato sindaco Ariel Dello Strologo. Tra gli applausi dei sostenitori, ha voluto porre l'accento sul Modello Genova, rivendicandone la paternità e attaccando il primo cittadino Marco Bucci.
"Non voglio fare polemica con Bucci, però è stato un commissario straordinario, il ponte non l'ha ricostruito lui. C'è stato un decreto del sottoscritto, con governo del sottoscritto, con finanziamenti del sottoscritto. Lui è stato bravo a fare interpretare i perimetri che abbiamo delineato, ma il ponte è stato realizzato dalle ditte coinvolte. È stato fatto un lavoro di sistema, come va fatto in questi casi e lui ha collaborato. Però addirittura prendersi tutti i meriti quando il decreto e i finanziamenti ce li abbiamo messi noi, mi sembra esagerato". La stoccata arriva prima nelle interviste alla stampa e poi anche dal palco dal quale ha voluto ribadire da una parte il fatto di come Genova sia stata nel cuore dell'Italia e di come la ripartenza del M5s debba essere trainata anche dalla stessa città, dall'altra di come il suo Governo abbia ricucito la ferita aperta di Ponte Morandi, creando le condizioni per ricostruire il viadotto nei tempi promessi.
"Il Modello Genova lo abbiamo costruito a Palazzo Chigi, delineandolo con il ministro Toninelli ed è un prodotto del Movimento 5 Stelle"
"Questo modello prevede che si debbano fare le infrastrutture che servono, dire tanti sì e farlo in fretta, come in questo caso in cui bisognava ricucire una ferita aperta e dare un'immagine positiva di fronte agli occhi del mondo. Questo percorso normativo, con forti presidi di legalità, ma anche con grandi semplificazioni, è stato messo a disposizione di Genova così come i tanti finanziamenti".
Ma da quella vicenda c'è invece una ferita che è rimasta aperta, non soltanto per i parenti delle 43 vittime di Ponte Morandi, ma anche per tutti i genovesi e i cittadini italiani ed è il finale partita tra Stato e società Autostrade. La cessione a Cassa Depositi e Prestiti che porta nelle tasche degli azionisti di Atlantia più di 8 miliardi di euro è uno schiaffo e una promessa non mantenuta da parte di tutta la classe politica. Su questo l'ex presidente del Consiglio a Primocanale tiene a chiarire: "Questo è un capitolo che ci ha impegnati strenuamente a lungo nel Conte 1 e nel Conte 2.
"Abbiamo ereditato una concessione ad Autostrade blindata con legge, con dei vantaggi assolutamente indecorosi: se lo Stato avesse recesso il contratto, Autostrade avrebbe avuto diritto ad un risarcimento di decine di miliardi di euro"
Legge che ha impedito di punire, almeno economicamente, chi doveva vegliare su quel ponte e sulla rete autostradale, con manutenzioni mai fatte negli anni passati. "Ci siamo trovati a lottare con privati agguerritissimi e sostenuti da forze politiche: andate a rivedere le dichiarazioni di Italia Viva che disse che se avessimo tolto le concessioni ci sarebbe stata una lesione dello stato di diritto. Dopo aver negoziato duramente, abbiamo ottenuto cospicui risarcimenti dei danni di Autostrade e abbiamo ritenuto che la soluzione migliore fosse ottenere un cambio di proprietà, affidando alle regole del mercato il trapasso di quei pacchetti azionari", conclude tra gli applausi.
Tanti i temi affrontati, dal lavoro e l'importanza di un salario minimo ad una visione di città che non lasci indietro i più deboli. Ad aprire l'incontro è stato il portavoce delle famiglie disabili genovesi, Marco Macrì, che ha consegnato un dossier come fatto con Fico e altri ministri per chiedere attenzione dato che col Covid, c'è stata una sospensione delle terapie e l'allungamento delle liste d'attesa per riceverle e per vedere riconosciuto il diritto alla 104. Conte su questo ha ricordato il disegno di legge proposto dal M5s per i sostegni e i riconoscimenti ai caregiver, ai familiari che sacrificano la propria vita per la cura di un familiare con disabilità.
L'ex premier è poi interviene anche sul tema dell'assalto Calp al convegno Lega e la presenza del pentastellato Ceraudo, consigliere e ricandidato, sul posto della protesta. "Il nostro consigliere ha già dichiarato che era lì con i lavoratori ma non ha partecipato a nessuna manifestazione violenta. Non mi risulta che ci sia stata un'aggressione. Ovviamente noi condanniamo qualsiasi forma di aggressione e qualsiasi forma di violenza". Quanto al sostegno di Italia Viva al centrodestra genovese, Conte osserva: "Non mi sorprende che Italia Viva sia col centrodestra, l'abbiamo visto anche a livello nazionale in varie occasioni, da ultima la commissione Esteri in Senato. Ricordiamo che quando il caso Open è passato in giunta al Senato il centrodestra ha votato compattamente in suo soccorso, anche se adesso il gip di Genova ha archiviato la denuncia che Renzi ha fatto nei confronti dei giudici di Firenze".
Intanto l'appuntamento elettorale del 12 di giugno si prospetta importante per il Movimento 5 Stelle che auspica di poter fare bene nella coalizione di centrosinistra. "Non voglio fare previsioni, l'importante è lavorare bene. Poi valuteremo i risultati".
IL COMMENTO
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