Politica

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di r.p.

Oltre 10000 anziani, 429 associazioni coinvolte, 230 progetti avviati in tutta la regione, quasi 700 volontari per dare vita ad attività culturali, sportive, escursionistiche, laboratoriali e attività legate alla digitalizzazione.

Sono i numeri del Patto di sussidiarietà ‘Ben-essere Anziani in Liguria’, frutto della co-progettazione tra Regione Liguria e Forum Terzo Settore, che si è appena concluso dopo un anno di attività in tutta la Liguria. I numeri sono stati presentati oggi nel corso di un evento di restituzione al quale ha partecipato l’assessore regionale alle Politiche sociali Ilaria Cavo.

“Gli oltre diecimila anziani coinvolti in più di 200 progetti in un anno di attività testimoniano che è stato un patto particolarmente prezioso perché capace di raggiungere quella parte di popolazione più duramente colpita dal periodo pandemico – dichiara Ilaria Cavo, assessore alle Politiche Sociali di Regione Liguria - Tre le aree di intervento toccate: l’attività culturale, l’attività inclusiva e di socializzazione e quella di protezione. Il patto ha coinvolto tutti i 19 distretti sociali liguri grazie alla co-progettazione tra Regione e Terzo Settore che hanno messo in campo azioni trasversali come la comunicazione comune, la digitalizzazione con il coinvolgimento dei giovani in uno scambio intergenerazionale e il potenziamento del call center regionale anziani. Questa attività in particolare ha consentito di garantire un supporto agli oltre 1200 anziani presi in carico dalle istituzioni attraverso l’attività dei custodi sociali e ha permesso più in generale di dare un supporto svolgendo commissioni o più semplicemente un'attività di dialogo e sostegno telefonico".

L’azione del call center tutt’ora attivo (numero verde regionale 800 593 235 operativo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20) ha permesso di potenziare le attività per un altro patto di sussidiarietà, ‘Icaia-Interventi di Comunità per Anziani e Invecchiamento Attivo’. Tra i due patti si sono così totalizzati oltre 10mila contatti che si sono tradotti, specialmente nel periodo pandemico, in attività di consegne a domicilio di spesa e farmaci, attività di telecompagnia, orientamento ai servizi del territorio e commissioni in base alle esigenze.

“L’attività dei patti di sussidiarietà non si ferma – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali - Al momento ne sono attivi tre dedicati a giovani, povertà educativa e inclusione sociale, ma stiamo lavorando per altri interventi per anziani e disabili".