GENOVA - “Non credo che la gara per la diga andrà deserta, è un’occasione che nessuno vuole perdere”: così Marco Bucci che ha commentato l’allarme espresso da Ance, l’associazione dei costruttori, preoccupata dagli extra costi che renderebbero sottostimata la cifra di 900 milioni di Euro messa a gara.
"La preoccupazione c'è - ammette Bucci all’agenzia Ansa - come c'è su tutti i bandi e anche sui cantieri già in corso perché l'aumento dei costi va a colpire le aziende. Ci sono tutte le possibilità per arrivare a una soluzione ma è chiaro che il bando deve essere fatto nei tempi stabiliti dal governo".
Bucci si aspetta che "i costruttori capiscano e ci aiutino ad andare avanti. Il periodo è quello che è per tutti, non possiamo fare eccezioni ma nemmeno abbiamo mai lasciato nessuno per strada". Le offerte per partecipare al bando di gara devono essere presentate entro il 30 giugno: i soggetti titolati a concorrere per un’opera così colossale sono pochi e molto selezionati (si parla di due grosse imprese), per questo è possibile che, vista la loro forza contrattuale, decidano di partecipare comunque e potranno poi contrattare gli extra costi in una seconda fase. Del resto sono moltissimi i cantieri, compreso quello del Terzo Valico dei Giovi, che sono sotto esame per ricalcolare i compensi alla luce dell’impennata dei prezzi su energia e materie prime.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci