Porto e trasporti

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di Andrea Popolano

GENOVA - "La città si riappropria del mare, avremmo già delle parziali aperture e per il Salone Nautico del 2024 avremmo tutto completato e sarà un'opera famosa non solo a Genova ma in tutta Italia e anche a livello internazionale" così il sindaco di Genova Marco Bucci sul progetto del Waterfront di Levante disegnato dall'architetto Renzo Piano che cambierà il volto del fronte mare di Genova trent'anni dopo il grande lavoro fatto al Porto Antico nel 1992 per le Colombiadi. Anche in quel caso la mano che disegnò il progetto era di Renzo Piano. Nel corso di Terrazza Incontra su Primocanale focus sul Waterfront.

Uffici, residenze, spazi per lo sport, un parco e il mare che torna protagonista. In tutto si tratta di un investimento da 350 milioni, di cui 250 milioni messi sul tavolo dalla cordata formata da Cds holding e Orion, gli investitori privati che hanno vinto la gara mentre il resto è di competenza del settore pubblico. "C'è un un aspetto poetico perché questi questi volumi quasi volano sul terreno -  spiega l'architetto Piano -. Si muove col vento e lascia la possibilità di vedere oltre dando una spazialità nuova con le barche e il mare che contribuiscono a creare questo gioco di prospettiva. Inoltre gli edifici cattureranno l'energia solare e saranno di conseguenza a basso consumo. Questa è un'architettura che appartiene all'acqua. L'acqua rende le cose belle. E poi c'è la presenza della natura che vuole dire vita. E poi ci sarà spazio per i giovani con una città che diventerà attraente. Pensiamo alle start up, agli studentati, alle attività legate al terziario e gli spazi di co-working dove si potrà lavorare insieme agli altri".

Massimo Moretti, direttore generale di CDS Holding spiega: "E' emozionate lavorare con Renzo Piano quello che stiamo facendo è stato un percorso non facile, lui è straordinario e si circonda di grandi personalità. I tempi? Il tempo è importante perché una città che sa proporre un progetto misto pubblico-privato e riesce a farlo in tempi da business plan ha un grande valore perché chiunque arriva a Genova può vedere che in questa città si è in grado di fare grandi investimenti di trasformazione urbana in tempi utili".

Tra chi più si è speso per far funzionare tutto e avviare il percorso per il via ai lavori c'è il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi: "Questo cantiere è sintomatico di quel metodo Genova di cui abbiamo tanto parlato. E' un'opera da 360 milioni di euro nata da una grande sinergia tra pubblico e privato. Ricordiamo che non c'è un solo cantiere ma ci sono una serie di cantieri. Ricordiamo che il Waterfront è una porzione di città che si inserisce in uno spazio molto più ampio che porta fino a Boccadasse. Una rigenerazione urbana che sta ispirando anche il Ponente con il prolungamento del parco di Pra'" spiega Piciocchi.

Anche il presidente di Regione Giovanni Toti spiega l'importanza dell'opera: "Stiamo celebrando qualcosa di storico per questa città ed è bello che questo avvenga a 30 anni dal grande progetto di cucitura tra mare e città di Piano per le Colombiadi del 1992. Se tutto questo avviene è grazie alla tenacia dell'amministrazione Bucci e di Piciocchi che per primo se ne è occupato. Questo è una grande opera non solo per Genova. Qui si svolge il salone nautico che è traino della crescita del pil del Paese. Un'opera importantissima sotto il profilo architettonico, urbanistico, sociale ed economico" precisa Toti.

Il sindaco Bucci si focalizza anche su quello che sarà tutto l'ambiente circostante al Waterfront: "La città deve rigenerare i centri storici e i suoi diversi quartieri, inoltre la città deve rigenerare il suo verde. Poi dobbiamo costruire le infrastrutture anche quelle di mare: parlo della diga, delle banchine, delle calate e far si che la nuova diga offra alla città un vero allargamento sul mare. Poi bisogna solo rimboccarsi le mani e andare avanti. Ricordiamo che poi avremo l'uscita del tunnel sottomarino da viale Brigate Partigiane - spiega ancora Bucci che manda un invito ai tutti i genovesi: Avremmo queste nuove aree ma teniamole bene, guardate il mercato di corso Sardegna, è un bellissimo esempio. E' importante che tutti i cittadini che entrano in queste aree vedano un posto bello. Non vogliamo ci sia la minima porzione di degrado" spiega Bucci. 

Nel nuovo spazio nascerà anche il nuovo Palasport che conserverà la struttura esterna. "Quando ci è stata proposta l'ipotesi abbiamo detto di sì - spiega Moretti -. Qualsiasi genovese racconta esperienza belle legate al palazzetto magari per un concerto, per evento sportivo a cui si è partecipato o assistito. Il palasport era un malato, era inagibile da tempo e aveva la bellezza e la fragilità del ponte Morandi".