GENOVA - "Serve un cambio di marcia, di rotta, perchè Genova e il suo porto sono coinvolti da una mole di investimenti tale per cui, se non facciamo rete tra operatori, se non cambiamo le nostre modalità operative, saremo presto soffocati dai camion, visto che è previsto quasi un raddoppio dei container nello scalo con la doga e le altre opere in corso". Paolo Pessina, presidente di Assagenti, prefigura scenari duri, se non si cambierà la mentalità. "Come si fa a mettere in atto quello che ho detto? Ferro, ferro, ferro, cioè prima di tutto far viaggiare più merce possibile via treno. Oggi siamo circa al 17% ma dobbiamo fare in modo di arrivare almeno al 40% perchè diversamente dovremmo immaginare che tutto questo nuovo traffico si muoverà via camion, sulle nostre strade e autostrade, ma non esiste solo il porto, esiste anche una città che deve viaggiare, ci sono diversi settori economici che hanno diritto a muoversi in modo agevole".
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Ovviamente questa riflessione ci porta anche ad affrontare il tema legato al caos autostrade: "Anche il porto subisce disagi a causa di queste situazioni difficili, dei cantieri e delle code. La merce ha difficoltà a muoversi in fretta dal porto alle altre destinazioni e viceversa e spesso è difficile rispettare i tempi di imbarco e sbarco, con ritardi".
IL COMMENTO
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