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Porto e trasporti

Il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi: "Al lavoro per realizzare un protocollo d'intesa tra le parti per specificare quali sono le professionalità più a rischio e quindi individuare i lavori usuranti in ambito portuale"
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Andrea Popolano

GENOVA - Permettere solo a chi ha tutte le abilitazioni e competenze necessarie di imbarcarsi ed essere dunque pronti a intervenire in caso di necessità e inserire i marittimi portuali nelle attività usuranti. Queste le richieste inviate al ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili inviato dal sindacato Ugl (Unione generale del lavoro) durante il convegno 'Mare e porti' che si è svolto a Genova.

"Un conto è fare attività in pianura Padana un altro in una banchina del porto con tutti i rischi conseguenti - spiegano Giorgio ValloneFrancesco Zolezzi, rispettivamente segretario regionale Ugl e commissario regionale della Liguria della Ugl -. I numeri nel settore sono destinati ad aumentare: ricordiamo che parliamo di un traffico di 70 milioni di crocieristi. Le compagnie dovranno assumere circa un migliaio di personale solo per la portualità genovese, quindi parliamo di numeri importanti".

E durante il convegno il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi è intervenuto sul tema annunciando un lavoro intenso per arrivare a una soluzione: "L'obiettivo è arrivare a un testo condiviso con le parti per realizzare un protocollo d'intesa tra il ministero, l'Inail e Assoporti al fine di andare a monitorare le situazioni all'interno dei porti andando a specificare quali sono le professionalità più a rischio. Da lì vogliamo individuare i lavori usuranti in ambito portuale. Bisogna inoltre creare un sistema di monitoraggio per poter garantire ai lavoratori delle premialità anche in uscita dal lavoro" spiega Rixi.

Mario Mascia, assessore al Demanio marittimo e rapporti sindacali del Comune di Genova: "Sono molti gli incontri che stiamo facendo e sono fondamentali per poter interloquire con i lavoratori del porto e dei trasporti. Da questi nascono suggerimenti utili alle amministrazioni. Sul tema abbiamo un tavolo permanente che si riunisce una volta al mese. Genova è un modello per i cantieri di lavoro, un modello che è stato elaborato per la ricostruzione del Ponte Morandi che ha permesso di adottare degli accorgimenti nei cantieri che hanno fatto scuola a livello nazionale".

L'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti rimarca l'importanza di portare avanti poltiche utili a garantire la sicurezza dei lavoratori in tutti i settori quale elemento fondamentale di slancio per l'economia.

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