GENOVA - Si è svolta la prima riunione del Tavolo tecnico sulle concessioni demaniali, indetto da Palazzo Chigi e presieduto dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Presidente Carlo Deodato. Confindustria Nautica è intervenuta per rappresentare la voce della filiera della nautica da diporto, insieme alla associata Assomarinas e in coordinamento con Assonat-Confcommercio.
È stata rappresentata l'esigenza di completare al più presto la mappatura delle concessioni esistenti, a partire dai dati del Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e delle Capitanerie di porto, eventualmente integrati ove necessario, senza attendere ulteriormente strumenti tecnici in divenire. Nell'intervento è stato evidenziato come la portualità turistica - che è stata erroneamente inclusa nel Dl Concorrenza 2021 (Legge 5 agosto 2022, n. 118) e accomunata alle spiagge, mentre è espressamente esclusa dalla Direttiva Bolkestein - insiste per sua natura su risorse che non possono essere definite scarse. La scarsità delle risorse naturali è il presupposto per l'applicazione della Direttiva Bolkestein.
Porti e approdi turistici, sono e possono essere realizzati insistendo su qualsiasi tipologia di costa, potendo inoltre insistere anche su strutture artificiali, porti mercantili e aree industriali. L'insieme delle circa 750 infrastrutture della nautica da diporto, dai campi boe ai marina turistici, occupano oggi circa 30 km lineari complessivi di costa (di acque marittime e interne) su uno sviluppo costiero di 8.300 km di coste marittime, oltre quelle delle acque interne. La segreteria generale della Presidenza del Consiglio ha dato una disponibilità di massima a valutare la richiesta di Confindustria Nautica di inserire il dato del rilascio ante o post entrata in vigore della Bolkestein tra gli elementi censiti dalla mappatura delle concessioni.
IL COMMENTO
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