GENOVA - È tutto pronto per il passaggio di consegne che avverrà il 7 luglio con una cerimonia ufficiale in Capitaneria di porto a Genova: l’ammiraglio Sergio Liardo, attuale direttore marittimo della Liguria, lascia il l’incarico all’ammiraglio Piero Pellizzari, in arrivo dall’Autorità portuale di Venezia. Liardo andrà a ricoprire l’incarico di vice del comandante generale Carlone, in carica fino alla fine del 2025. E poi si vedrà se verrà scelto dal presidente della Repubblica “sono molto scaramantico“ scherza l’ammiraglio Liardo che incontriamo nella sua ufficio prima della cerimonia del 7 luglio. "Terrò comunque la mia base a Genova perchè mi sono innamorato di questa città e ho creato una bella rete di affetti".
“Sono stati due anni molto complicati ma anche molto interessanti e sono grato all’ammiraglio di avermi scelto per il porto di Genova, che è il principale sicuramente in Italia quindi è sempre un punto di grande onore poter arrivare qui. Sicuramente la sfida più grande è stata la diga per cui sono stati avviati i lavori, e che significa un grande impegno per mantenere l’operatività del porto anche durante i cantieri. Per questo ho lavorato molto bene con il board dell’autorità portuale e abbiamo anche creato un tavolo permanente proprio per informare le varie categorie che operano in porto in modo da non creare disagi”
Ammiraglio lascio una bella patata bollente al suo successore, soprattutto quella legata al trasferimento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia
“Certamente una questione molto delicata, (N.d.r esiste un’ordinanza di molti anni fa della Capitaneria di porto che vieta il transito di merci pericolose in quella zona), ma confido che il comitato tecnico regionale (di cui facciamo parte) che sta per chiudere il proprio lavoro darà indicazioni preziose su cui poi continueremo a lavorare. I cittadini possono stare tranquilli che vigileremo sulla rispetto di tutti gli aspetti ambientali e di sicurezza”
A proposito di cittadini, viene sempre più a galla la necessità di salvaguardarli in modo che non subiscono il porto, vista la vicinanza con la città per oltre 15 km di lunghezza
“ Noi siamo molto fieri di avere questo ruolo di garanzie di tutela proprio per i cittadini e ci siamo adoperati per questo obiettivo, cioè il porto per i cittadini deve essere una opportunità e non un problema”.
IL COMMENTO
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