Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Focus a palazzo San Giorgio sul porto di Genova come porta di accesso delle merci dal Mediterraneo verso il Nord Italia e il Nord Europa, attraverso una analisi delle infrastrutture materiali e tecnologiche in grado di promuovere l'intermodalità attraverso il corridoio Reno-Alpi. E grazie a una serie di progetti finanziati dall'Europa che mirano ad evitare i colli di bottiglia dell'ultimo miglio ferroviario. 

Paolo Piacenza, commissario del porto di Genova: "E' una giornata molto importante perché abbiamo iniziato un tavolo di approfondimento con tutti gli stakeholder e il cluster portuale, e anche con i membri della Commissione europea: diamo evidenza di ciò che abbiamo fatto fino a oggi di quello che potremmo fare per eliminare i cosiddetti colli di bottiglia dell'ultimo miglio. Oggi presentiamo i risultati di due importanti progetti cofinanziati dalla Commissione europea: il primo, RENEW4GE, è un progetto grazie al quale abbiamo ottenuto quasi 2 milioni di euro per interventi di progettazione, in particolare sull'ultimo miglio ferroviario, quindi il Parco fuori muro, il Parco Rugna-Bettolo e per la galleria Molo nuovo. Questo è un intervento che va a finire con la chiusura dell'anno in corso e quindi è molto importante perché abbiamo finanziato la progettazione, in più ragionando anche come opere di accessibilità marittima questo finanziamento è andato anche per coprire parte della progettazione della Torre piloti. Il secondo è il progetto di e-bridge, che invece andrà a conclusione a fine 2024 e riguarda invece interventi di ICT e digitalizzazione, sui quali crediamo molto, sempre legati al traffico ferroviario che per noi è molto importante proprio per consentire una fluidificazione delle merci che arrivano nel porto di Genova e che sono destinata al nord Italia e al sud dell'Europa. Questa tavola rotonda coi membri della Commissione europea ci consente di avere un approfondimento a più ampio raggio anche sul nostro porto a livello europeo, quindi credo che sia un percorso che vada in parallelo con gli investimenti che stiamo effettuando non solo per la accessibilità nautica, come la diga di Genova che è un intervento prioritario a livello nazionale ed europeo, ma ricordiamoci anche la la diga di Vado Ligure in pieno compimento e che garantirà l'accessibilità al terminal APM in sicurezza. 

Naturalmente il tema del ferroviario è un aspetto sul quale stiamo ponendo in essere molti investimenti, è un traffico cresciuto molto negli ultimi anni, quasi il 4%. Oggi siamo circa al 17% delle merci che fuoriescono dal porto di Genova con il treno e l’obiettivo è quello di crescere del 3% quasi nelle prossime annualità, per arrivare al 30% nel 2030 come chiesto dall'Europa".

 

Presente all'incontro anche Luca Abatello, presidente di Circle che si occupa dei progetti di digitalizzazione del porto: "Genova sta vivendo i tre anni più importanti sul fronte della digitalizzazione, per rendere più efficace e semplice l'uso della modalità ferroviaria verso le destinazioni interne e per il centro Europa. Il terzo valico è fondamentale e noi stiamo portando avanti opere preparatorie dell'ecosistema ferroviario, per far toccare con mano come l'utilizzo ferroviario diventi sempre più importante e fruibile grazie al fatto che tendiamo ad azzerare i tempi persi, ad esempio con una pianificazione dei treni, delle manovre e del carico, ma anche grazie a una disponibilità di servizi semplici a caricatori e spedizionieri per caricare in maniera sicura la merce senza possibilità di accesso ai dati da parte di chi non ne ha la titolarità".