Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

 GENOVA - Un 2024 complicato sul fronte dei traffici marittimi e della portualità ligure, soprattutto a causa delle tensioni internazionali che provocano una congiuntura economia non favorevole per l'economia mondiale. Primocanale ha raccolto diverse voci autorevoli del mondo dello shipping, per cercare di capire quali sono le attese e gli auspici per il nuovo anno appena iniziato. Ed ecco Stefano Messina, presidente di Assarmatori e del gruppo Messina, che parla di "un 2024 sfidante, con indicatori non favorevoli", Aldo Spinelli, presidente del gruppo Spinelli, che racconta di una situazione internazionale che può mettere in difficoltà ma non piegare i grandi gruppi, Beppe Costa, presidente dei Terminalisti di Genova, che si concentra sulle sfide del nuovo piano regolatore portuale, Paolo Pessina, presidente di Assagenti, preoccupato per i noli in discesa, Andrea Giachero e Giampaolo Botta rispettivamente presidente e direttore generale di Spediporto, entrambi attenti alle sfide che attendono il porto di Genova. Non mancano Antonio Benvenuti, console della Culmv, decisamente provato dal calo dei traffici del 2023 "che dovrebbe purtroppo proseguire anche nel 2024, con un calo di avviamenti", ed Edoardo Monzani, presidente di Stazioni marittime di Genova che prefigura un lieve calo delle crociere e lancia l'evento Clia, Cruise lines international Organization, che si svolgerà a Genova dall'11 al 14 marzo, eccezionale vetrina internazionale per il settore delle crociere.