Porto e trasporti

L'iniziativa portata avanti dal presidente di Municipio Michele Colnaghi
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di Andrea Popolano

GENOVA - E' ancora alta l'attenzione attorno al tema dello spostamento dei depositi chimici costieri dal quartiere genovese di Multedo all'area portuale di ponte Somalia a Sampierdarena. Dopo il consiglio monotematico a Tursi di due settimane fa è oggi il presidente del municipio centro Ovest Michele Colnaghi a riportare la questione al centro dell'attenzione. Tutto parte dalla richiesta di una documentazione all'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale. 

"Visto e considerato che dopo le nostre osservazioni avevamo due mesi di tempo per presentare ricorso e che tale scadenza si avvicina rapidamente, ci troviamo costretti, visto il comportamento poco collaborativo di Autorità portuale, a presentare il ricorso al buio senza avere gli atti definitivi in mano" spiega il presidente Colnaghi. Si tratta della delibera del Comitato di Gestione del 15 e di quella del 30 dicembre 2021 e a tutti gli atti collegati.

I residenti di Sampierdarena hanno manifestato tutta la loro contrarietà allo spostamento nel bacino portuale di Sampierdarena, area indicata dall'Authority che a fine anno ha fatto arrivare un sì con riserva, allo spostamento dei depositi a ponte Somalia. L'ok è arrivato dal comitato portuale ma la partita è ancora aperta e rappresenta tema centrale nella campagna elettorale con il sindaco Marco Bucci che a Tursi a chiesto apertamente all'opposizione di esprimere un'alternativa alla soluzione al momento trovata e che l'obiettivo principe è "portare via da Multedo i depositi".

La raccolta firme che parte è una corsa all'ultimo secondo. Colnaghi infatti denuncia che le osservazioni portate avanti dai cittadini che chiedono di poter acceder agli atti della procedura non è stata accolta in quanto "mancavano ancora alcune firme digitali su tutti i documenti" precisa il presidente di Municipio. E allora ecco la scelta alternativa, niente online e tutto alla vecchia maniera, cartaceo. "Abbiamo scelto, per evitare che trovino altre scappatoie per inficiare la nostra pratica di raccogliere le adesioni delle persone che abitano più vicine a Ponte Somalia". E allora da questo mercoledì 2 febbraio parte la raccolta firma concentrata per i residenti di Lungomare Canepa, via Sampierdarena e dell'area che va da Ponte Somalia e arriva a via Cantore.

Il tempo è poco perché la scadenza è segnata al 13 febbraio. "In questa settimana chiediamo a chi vuole aderire di raccogliere e fotocopiare alcuni documenti, di consegnarceli e di venire a firmare alla presenza degli avvocati" spiega Colnaghi.

Il problema sta nel fatto che senza un atto ufficiale è impossibile per municipio, cittadini o chiunque altro procedere con l'impugnazione al Tar. Su tutti sono due i punti su cui puntano per fermare lo spostamento: il primo riguarda la necessità di modifica del piano regolatore portuale elemento ritenuto 2indispensabile per modificare la destinazione d'uso di ponte Somalia". Il secondo punto riguarda un'ordinanza risalente  al 2001 che di fatto vieta alle navi cisterna di passare. 

"Nelle nostre osservazioni era richiesto un accesso agli atti entro 30 giorni più 10 per eventuali osservazioni , al momento non esiste nulla di pubblico. Una così totale mancanza di trasparenza è ingiustificabile e inaccettabile" conclude Colnaghi.