Porto e trasporti

1 minuto e 30 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

RAPALLO - Abbiamo visto nella puntata 2 della nostra inchiesta sul tunnel della Val Fontanabuona (GUARDA QUI) che la signora Patrizia che abita proprio sopra dove sorgerà il casello del tunnel della Val Fontanabuona, lato Tribogna, è ben contenta di “godere” di quella vista “almeno in 10 minuti potrò andare al mare, e poi porterà lavoro e più garanzie anche a livello sanitario, un ripopolamento della valle speriamo”.

Ma che cosa succede dall’altro fronte del monte, dal lato di Rapallo? Qui, in frazione Santa Maria, belle case vista mare e verde (oltre che autostrada), troviamo una delle “corrispondenti” di Patrizia. Si chiama Pinuccia e ci mostra, dal terrazzo della sua villa, dove sorgerà lo svincolo e dove il tunnel si tufferà nel monte: “Proprio qui vede, a due passi da me. Ma come è possibile pensare che dove ci sono gli alberi, la natura, arrivino metri cubi di cemento, venga abbattuta la vegetazione, ci siano auto, smog e rumore? Lo capisce? Io affitto anche una stanza come bed and breakfast, per me sarebbe un danno assoluto. E le dico di più: de ma ho letto il mio nome nella lista degli espropriati sui quotidiani, oltretutto sotto due punti di vista diversi, cioè il primo come possibile interferita dal cantiere che si potrà avvicinare da 30 a 60 metri a casa mia, ma sono anche nella lista degli espropriati veri e propri e mi sto domandando se mi toglieranno la casa? O un pezzo di terreno "soltanto"? Non so che futuro avrò, una situazione che mi mette molta ansia”.

Pinuccia andrà da un avvocato per cercare di fare chiarezza. E forse incaricherà anche un perito di fare alcune indagini. Chiarezza è quello che chiede soprattutto Pinuccia, risposte sul futuro, che ad ora è molto incerto, come per altri espropriati.