GENOVA - "Le scuse dovevano arrivare al momento giusto e dalle persone giuste, non ci possono bastare le scuse dell'attuale amministratore delegato Roberto Tomasi, sarebbero dovute arrivare da Giovanni Castellucci che al momento del crollo era amministratore delegato e dagli azionisti". Così Egle Possetti, presidente comitato ricordo vittime Ponte Morandi, commenta le scuse ai famigliari delle 43 vittime del crollo del Morandi, arrivate durante il faccia a faccia organizzato a Terrazza Colombo da Maurizio Rossi.
Faccia a faccia Rossi-Tomasi, l'ad Autostrade: "Sul Morandi chiedo scusa"
"Per quanto riguarda il punto di vista di Tomasi noi prendiamo atto di quello che dice sul fatto che la società è cambiata, attendiamo una decina di anni per capire se realmente le autostrade nostre saranno migliori, se realmente la sicurezza sarà il primo posto di questa società perchè noi crediamo che tutto il sistema autostradale debba essere reinventato perché ci sono utili troppo elevati per queste concessionarie e speriamo che lo Stato riesca finalmente a fare dei controlli seri,costanti e non affidarsi troppo di queste società concessionarie che hanno come primo fine il realizzo di utili".
"Noi pensiamo che siamo molto più facile costruire nuove infrastrutture che manutenerle - conclude - vedremo fra 10 anni se realmente questa società avrà cambiato rotta oppure se ci sarà un nuovo amministratore che ci dirà che non risponde di quello che hanno detto quelli vecchi, perché in Italia funziona così chi c'era prima non ne risponde più e chi c'è dopo risponde solo per quello che ha fatto lui e quindi noi vogliamo certezza di sicurezza e soprattutto non vogliamo che le nuove costruzioni, che sono molto più allettanti, mettano in secondo piano quelle che sono le manutenzioni".
IL COMMENTO
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