GENOVA - Quali sono i tempi d realizzazione del tunnel della Valfontanabuona, che collegherà Rapallo a Moconesi? Se lo chiedono soprattutto residenti e attività produttive della valle, che dopo anni di promesse, sta iniziando a credere veramente che l'opera verrà realizzata, come spiegato nella nostra inchiesta che sonda anche gli umori di chi invece, dal lato rapallino del tunnel, l'opera la teme (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE). Durante il faccia a faccia a Terrazza Colombo tra Maurizio Rossi e Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade, lo abbiamo chiesto a quest'ultimo. Lo slittamento della Valutazione di impatto ambientale, annunciata dallo stesso Tomasi in arrivo a fine marzo, poi posticipata (sembrava) alla prima decade di aprile, e ora a non si sa quando, è l'elemento più preoccupante, perchè senza di quella non può iniziare nulla, o quasi.
Ecco Tomasi: "La pubblicazione degli espropri è una prassi che viene fatta prima della Via, Valutazione di impatto ambientale, in modo da poter ricevere le osservazioni da parte dei cittadini, quindi non è una volontà di espropriare ma di dare voce ai cittadini che vengono espropriati. Due considerazioni: oggi stiamo aspettando la Valutazione di impatto ambientale, quindi ogni giorno marchiamo il Ministero dell’ambiente, per poter ricevere la Via. In parallelo stiamo andando avanti con il progetto, in modo tale che la conferenza di servizi, che è l’evento successivo alla Valutazione di impatto ambienti, sia la più breve possibile. La Via sembrava dovesse arrivare entro fine marzo, ma ancora oggi non c'è, non so se per titubanza nelle discussioni che ci sono nell'ambito della commissione, titubanze non sul tunnel della Valfontanabuona ma sulla cogenza del mantenimento della commissione Via nel suo ruolo. Noi ce lo auguriamo, come progetto stiamo andando avanti comunque nella prospettiva di aprire subito la conferenza dei servizi per poi realizzare l’opera, in cinque anni dalla chiusura della conferenza dei servizi. Noi non stiamo pianificando di fare l’attività in house ma di affidarla con gara per riequilibrare, se no viene fuori che vogliamo fare tutto in house, ma non è questa la nostra intenzione. Quindi il tentativo è quello di lanciare velocemente la gara per poter iniziare le attività.
Si potrebbe attivare un pre-lotto con la nostra società in house in modo da accorciare il tempo di gara e poi affidare la realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. I costi iniziali, quelli previsti dall'accordo compensativo dell'ottobre 2021, erano stimati in 240 milioni, ma a causa di eventi internazionali, come la guerra in Ucraina, e nazionali, come il bonus 110%, i costi delle materie prime sono aumentati del 40-50%. Per valutare i costi effettivi dell'opera bisogna attendere l'esito di Via e conferenza dei servizi.
IL COMMENTO
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